ASCOLI – Cronologicamente, visto che il 2022 si sta ormai per concludere, è uno degli ultimi eventi dell’anno tra quelli organizzati ad Ascoli. Ma, in realtà, era tra i più attesi. Si tratta dello spettacolo ‘Esodo’, che verrà portato in scena al teatro Ventidio Basso, dal compositore, cantautore e musicista Simone Cristicchi. Un doppio appuntamento, quello previsto nel massimo palcoscenico piceno, in programma sabato sera alle 20.30 e domenica alle 17.30.
Lo spettacolo
Lo show andrà in scena nell’ambito della stagione promossa dal Comune in collaborazione con l’Amat e con il contributo della Regione Marche e del Ministero della cultura. ‘Esodo’ è un racconto per voce, parole e immagini che trae spunto dalla vicenda storica contenuta nello spettacolo teatrale ‘Magazzino18’ di cui Cristicchi fu magistrale interprete. Il grande successo della tournée incise a fondo nella coscienza sociale italiana, tanto da far riaffiorare una memoria (a tratti) rimossa, fra cui quella delle foibe, e dell’esodo di massa di cittadini italiani, che dopo il trattato di pace del 1947 dovettero lasciare vasti territori dell’Istria, e di quella fascia della costiera adriatica, terminando così di essere geograficamente italiani. Al porto vecchio di Trieste c’è un ‘luogo della memoria’ particolarmente toccante: il ‘Magazzino n. 18’. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento, ma a tante piccole e umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Nel porto vecchio di Trieste, il ‘Magazzino n.18’ conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’esodo: con il trattato di pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero, davanti a una situazione dolorosa e complessa, di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Ci sono ancora posti disponibili. I biglietti sono in vendita sia online che nella biglietteria di piazza del Popolo.