ASCOLI – Migliaia di persone ogni giorni affollano gli stand gastronomici e le aree convegni di Ascolifestival. Un successo sicuro per gli organizzatori della manifestazione che vuole valorizzare l’oliva ascolana in tutti i suoi aspetti, che vale almeno il 30% in più di visitatori rispetto alla precedente edizione del 2019. Moltissimi i turisti sia italiani che stranieri che frequentano l’area attrezzata di Piazza Arringo, degustando l’oliva ripiena fritta ma anche gli altri piatti tipici della tradizione culinaria locale.
Molti turisti italiani e stranieri
Tedeschi, spagnoli, inglesi e olandesi che scoprono la città di Ascoli forse nel migliore dei modi, e cioè godendo della bellezza artistica ed architettonica del centro storico ma anche apprezzando quello che di meglio e di più genuino sa offrire la cucina ascolana. E questo grazie al Comune ma anche al Consorzio di tutela dell’oliva tenera Dop all’ascolana e ai sei produttori locali che sul posto preparano le prelibatezze gastronomiche e le offrono ai tantissimi gruppi e singoli che arrivano da ogni dove per partecipare all’evento.
Seminari e degustazioni anche di vini e olii
Ma Ascolifestival non è solo questo. E’ anche un momento per approfondimenti culturali e economici sul Piano di sviluppo rurale regionale, seminari e degustazioni di vini marchigiani ( questa sera 19 agosto il Pecorino) e incontri su tutta la filiera della produzione olearia. Molto soddisfatto dell’andamento della manifestazione, favorita dal clima soleggiato e a tratti anche gradevole, Ugo Marcelli, uno dei sei produttori della oliva tenera Dop, nonchè presidente provinciale della Cia : «I risultati sono ottimi, nettamente migliori della precedente edizione. E questo afflusso crescente di visitatori non solo porta beneficio agli espositori e alle imprese presenti, ma anche molta promozione alla città di Ascoli che ne ha molto bisogno. »
Marcelli, da molti anni impegnato con il prof. Leonardo Seghetti ed altri a tutelare l’oliva Dop ascolana dalle mistificazioni industriali e commerciali che purtroppo si ripetono nel tempo, ricorda che stanno crescendo anche gli investimenti nel settore, e con ciò anche le possibilità di reddito e occupazione per i giovani.
Seimila nuove piante sul territorio
Seimila piante sono state messe a coltura sulle colline ascolane e nella zona della Valdaso solo nell’ultimo anno, e questo grazie ad un aumento importante della domanda del prodotto che si sta realizzando da diverse stagioni ormai: «I nuovi impianti entreranno in produzione solo fra 4 anni – spiega ancora Marcelli – ma è molto significativo che finalmente si punti a valorizzare un’eccellenza del territorio che molti ci invidiano per la sua qualità : un brand riconosciuto che occorre tutelare e far conoscere per le sue caratteristiche uniche e che non può essere svilito da industrie o multinazionali che utilizzano olive qualsiasi per produrre la ripiena e venderla come ascolana. La tenera Dop è solo quella del Piceno». Il festival ad Ascoli terminerà il 23 agosto.