ASCOLI PICENO – Nuova e importante riorganizzazione dell’unità operativa complessa di cardiologia riabilitativa dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Il reparto diretto da Vito Maurizio Parato ha infatti ottenuto il riconoscimento formale dell’attività clinica effettivamente erogata ai pazienti, con la differenziazione di 3 livelli di complessità/attività a cui corrispondono 3 tipologie di posti letto: 4 posti letto per ricoveri di elevata complessità/gravità di livello semintensivo, 2 posti letto per ricoveri di riabilitazione cardiologica e 12 posti letto, di cui 1 day hospital, per la cardiologia per acuti.
«Rispetto alla situazione che ho trovato al momento del mio insediamento – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini -, quando la cardiologia dell’ospedale di San Benedetto rendicontava a livello regionale e ministeriale solo ricoveri di cardiologia per acuti, pur effettuando numerose e differenziate prestazioni di ricovero anche per pazienti con necessità di assistenza di livello semintensivo e riabilitativo, da pochi giorni, grazie alla nuova codifica dei posti letto, l’unità operativa avrà la visibilità, la valorizzazione e il riconoscimento corretto di tutto quanto viene effettivamente fatto. Data per scontata e riconosciuta la competenza di tutta l’équipe assistenziale del reparto e del suo direttore, d’ora in poi i pazienti avranno la certezza, anche formale, di essere assistiti nel luogo e nel modo migliore e più corretto. L’azienda potrà rendicontare e valorizzare adeguatamente tutte le prestazioni erogate a favore dei pazienti».
I NUMERI DELL’ ATTIVITA’ DELL’UOC DI CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
Sono circa 750 i ricoveri complessivi che effettua all’anno l’unità operativa complessa di cardiologia riabilitativa dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto. Di questi, 350 necessitano di assistenza semintesiva, 150 sono ricoveri riabilitativi e 200/250 sono ricoveri per patologia acuta. Le principali problematiche trattate sono: infarto miocardico acuto tipo Nstemi, scompenso cardiaco acuto, blocco atrio-ventricolare totale, embolia polmonare, dissezione aortica, tamponamento cardiaco ed endocardite infettiva. Il reparto effettua circa 260 interventi annui di elettrofisiologia e cardiostimolazione che consistono, ad esempio, nell’impianto e/o nella sostituzione di pacemaker, o defibrillatore, o loop-recorder (per rilevare le occasionali anomalie del ritmo cardiaco) e ablazioni.
L’attività di riabilitazione cardiologica avviene, invece, in collaborazione con l’unità operativa complessa di medicina fisica e riabilitativa dell’Ast di Ascoli diretta da Alfredo Fioroni, ed è a cura di un’équipe sanitaria multidisciplinare composta da cardiologo, fisiatra, infermiere, fisioterapista, psicologo e nutrizionista. L’obiettivo è quello di restituire alla persona in cura la sua vita, la sua quotidianità. Accedono al programma di riabilitazione i pazienti che hanno subìto un infarto miocardico, o un intervento di cardiochirurgia, provenienti, sia dalla unità operativa complessa di cardiologia dell’ospedale di Ascoli, sia dall’Azienda ospedaliero universitaria ‘Torrette’ di Ancona.
APPARECCHIATURE PER LA DIAGNOSTICA
Infine, ma non da ultimo per importanza, l’Uoc di cardiologia riabilitativa dell’ospedale di San Benedetto, eroga un’attività di diagnostica cardiovascolare non invasiva avanzata grazie ad apparecchiature all’avanguardia. Tra queste l’ecocardiografo di ultima generazione Philips Epic che permette di eseguire ecocardiografia bi-tridimensionale transtoracica e transesofagea, ecocardiografia pediatrica, da stress e con contrasto. Ad esso si è aggiunto il nuovo ecografo GE E95, da poco acquistato dall’Ast, top di gamma per la cardiologia.
Grazie anche alla nuova Tac che è entrata in funzione da pochi giorni, sarà possibile effettuare indagini cardio-Tac che migliorano l’accuratezza diagnostica dei pazienti afferenti al reparto.