Ascoli Piceno-Fermo

Piceno in ansia per la Beko, il sindaco di Comunanza: «Andrò dalla Meloni»

Lo stabilimento dei Sibillini chiuderà a fine 2025 e perderanno il posto oltre 300 persone. Il primo cittadino: «Ci faremo sentire»

La protesta avvenuta davanti alla fabbrica Beko di Comunanza
La protesta avvenuta davanti alla fabbrica Beko di Comunanza

COMUNANZA – Piceno in ansia per la situazione della Beko Europe, la multinazionale che in settimana ha annunciato che alla fine del 2025 verrà chiuso lo stabilimento di Comunanza. Sono oltre 300 gli operari che rischiano il posto di lavoro e l’intero comprensorio dei monti Sibillini si sta mobilitando per evitare il peggio. Ieri sera (giovedì 21 novembre) si è svolto un consiglio comunale straordinario, proprio nel borgo comunanzese, indetto dal sindaco Domenico Sacconi. All’incontro hanno preso parte anche i sindacati, i rappresentanti dei lavoratori e i parlamentari del territorio: tutti uniti per provare a trovare una soluzione.

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La proposta

«Andremo a bussare direttamente ai piani alti e per questo motivo chiederò un incontro alla premier Giorgia Meloni perchè il presidio Beko di Comunanza non può chiudere – spiega il sindaco Domenico Sacconi -. È necessario dare un segnale forte. Nei prossimi giorni convocherò un’altra seduta, alla quale inviteremo anche i sindaci del comprensorio, i parlamentari del Piceno e i rappresentanti della Regione. Credo che si debbano unire le forze, ora più che mai, per andare tutti insieme dalla presidente del Consiglio dei ministri per spiegarle quanto sia importante la Beko per il nostro territorio. Ci stiamo riprendendo dalle gravi conseguenze del terremoto e della pandemia, stiamo promuovendo delle politiche mirate a ripopolare i nostri luoghi e non possiamo accettare questa mazzata. Serve una Zona economica speciale o, in alternativa, altre misure che possano creare quelle condizioni necessarie per convincere i vertici aziendali ad andare avanti. Personalmente – conclude il sindaco di Comunanza – sarò sempre al fianco dei lavoratori».