Ascoli Piceno-Fermo

Beccato in Romania latitante 32enne. Era ricercato per un’aggressione commessa a Porto Sant’Elpidio nel 2017

Le autorità di polizia romene in sinergia con i carabinieri di Fermo hanno rintracciato l'uomo che si era reso irreperibile lasciando l'Italia

Le autorità di polizia romene in sinergia con i carabinieri di Fermo hanno rintracciato il latitante che si era reso irreperibile lasciando l'Italia
Le autorità di polizia romene in sinergia con i carabinieri di Fermo hanno rintracciato il latitante che si era reso irreperibile lasciando l'Italia

FERMO – Nella mattinata di ieri, 27 ottobre, a Giurgiu (Sud Ovest della Romania, lungo il confine con la Bulgaria) le autorità di polizia romene in sinergia con i carabinieri di Fermo hanno rintracciato il latitante grazie alla collaborazione info investigativa dei Carabinieri del Reparto Operativo di Fermo – Nucleo Investigativo e le polizie straniere.

Si tratta di un pluripregiudicato di nazionalità romena, 32enne, già domiciliato a Lido tre Archi di Fermo. Il soggetto era ricercato perché colpito da ordinanza di misura di custodia in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Fermo, per l’espiazione di un cumulo pene di quasi 11 anni per rapina pluriaggravata e lesioni personali in concorso, reati commessi a Porto Sant’ Elpidio nel marzo del 2017. In particolare, il pericoloso criminale, il 20 marzo del 2017 in orario notturno nel centro cottadino in concorso con un suo connazionale, dopo aver avvicinato in strada un uomo ed avergli chiesto una sigaretta e la somma di cinque euro (ed avendo ottenuto una risposta negativa) dapprima lo minacciava, puntandogli un coltello alla gola e intimandogli di consegnare tutto il denaro che portava con se, poi, successivamente, dopo un vano tentativo di fuga della persona aggredita, strattonava e malmenava la stessa, continuando a percuoterla anche una volta che si era accasciata al suolo (impedendogli ogni movimento e tenendogli premuto un piede sul collo mentre si trovava a terra – le lesioni inferte cagionavano alla vittima lesioni personali tra cui trauma cranico e trauma ad una mano) sottraendogli infine il portafogli contenente il denaro ed i documenti.

I due vennero poi successivamente identificati e denunciati per rapina pluriaggravata e lesioni ma, subito prima della sentenza, il pregiudicato ora assicurato alla giustizia, si era reso irreperibile lasciando l’Italia. L’intensa attività investigativa condotta dai Carabinieri del Reparto Operativo di Fermo ha consentito di localizzare l’uomo in alcune zone della Romania (dove lo stesso aveva trovato ospitalità presso amici e parenti). L’autorità Giudiziaria ha poi esteso il provvedimento di cattura in ambito Europeo, formalizzando così un mandato d’arresto europeo. Il provvedimento di cattura europeo è stato quindi eseguito con l’arresto del pericoloso criminale rintracciato presso un’abitazione nella città di Giurgiu, lungo il confine bulgaro, individuata grazie a mirati approfondimenti condotti dai poliziotti romeni.

L’intensa collaborazione tra i Carabinieri e le autorità romene, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol ha consentito di mettere a segno un’altra operazione, frutto della sinergia con le forze dell’ordine romene: l’ennesimo chiaro esempio di come la cooperazione internazionale/transfrontaliera sia fondamentale nel garantire l’esecuzione delle condanne irrogate.

Il latitante, ricercato attivamente dall’aprile del 2024, è attualmente a disposizione dell’autorità Giudiziaria romena (Corte di Appello di Galati) in attesa delle procedure di consegna previste in ambito Europeo. In Romania lo stesso era altresì ricercato per una condanna per reati predatori, condanna che sconterà in quel Paese prima di essere consegnato alle autorità italiane. «Questo arresto dimostra l’impegno costante dei Carabinieri nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel mantenere l’ordine, anche oltre i confini nazionali. Salgono così a 8 (otto) i catturandi localizzati e arrestati all’estero da inizio anno dai Carabinieri, che ribadiscono il loro ruolo cruciale in tale attività, sottolineando l’importanza di una costante cooperazione internazionale», spiegano i carabinieri.