Ascoli Piceno-Fermo

Bottiglie in vetro e lattine: scatta il divieto di vendita per gli esercenti del centro storico di Ascoli

L'obiettivo del sindaco è evitare che possano essere perpetrati atti vandalici, nel rispetto della pubblica sicurezza. La misura è valida fino al 31 dicembre

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno

ASCOLI – Divieto assoluto, per le attività commerciali cittadine, di vendere bevande in lattina o in bottiglie di vetro per tutto l’anno, fino al 31 dicembre. È quanto previsto, ad Ascoli, da un’ordinanza firmata direttamente dal sindaco Marco Fioravanti ed entrata in vigore da qualche giorno. L’obiettivo del Comune, attraverso questa misura, è evitare che possano essere perpetrati atti vandalici o che possano essere spiacevoli conseguenze nel caso in cui, in occasione della movida, qualcuno fosse un po’ alticcio. Un altro obiettivo, in tal senso, è quello di evitare l’abbandono di rifiuti pericolosi, come le stesse lattine o il vetro, lungo le vie della città.

Le motivazioni

Si tratta, indubbiamente, di un’ordinanza particolare. In genere, infatti, simili decisioni venivano prese dal primo cittadino in occasione di particolari eventi, come le partite di calcio, i concerti o la Quintana. Adesso, invece, il divieto sarà valido ogni giorno, 24 ore su 24 ore, fino al 31 dicembre. D’altronde, con la graduale ripresa delle attività e con l’organizzazione e la realizzazione di eventi e manifestazioni aumenterà notevolmente l’affluenza, nel centro storico, di cittadini, turisti e visitatori. Nella nota del sindaco si parla, infatti, di «rischio oggettivo per la pubblica incolumità che, soprattutto nelle condizioni con ingente flusso di partecipanti, è generato sia dall’abbandono di contenitori pericolosi quali vetro e lattine, sia da episodi di inciviltà che minano la convivenza civile, la sicurezza e la incolumità pubblica con la conseguenza di limitare i cittadini nella fruizione degli spazi urbani nelle ore diurne e notturne».

Le segnalazioni

Inoltre, nella stessa ordinanza è precisato che «frequentemente giungono agli organi di polizia preposti alla vigilanza segnalazioni di disagio dovuto ai danneggiamenti o vandalismi, con compromissione per la quiete pubblica e del pubblico decoro, condizionando altresì in negativo, la qualità della vita della città e dei suoi abitanti, nonché dei fondamentali diritti alla salute, al riposo notturno, alla quiete e alla sicurezza e incolumità pubblica». Il divieto è valido per tutto il centro storico e, comprensibilmente, ha causato anche qualche malumore tra gli esercenti cittadini, che dovranno versare le bevande in contenitori di plastica prima di venderle ai rispettivi clienti.

© riproduzione riservata