ASCOLI – Finalmente una buona notizia per i dipendenti dell’Area Vasta 5, che ormai da parecchi mesi sono in stato di agitazione a causa di alcune loro richieste, come ad esempio l’indennità covid, che non sono state soddisfatte dalla Regione. In sede di contrattazione decentrata, infatti, sono stati raggiunti due qualificanti obiettivi per tutti gli operatori che operano nell’Asur picena.
Le novità
Il primo è stato il riconoscimento, per tutti gli operatori sanitari e del ruolo tecnico addetto all’assistenza, dei tempi di vestizione e, laddove contemplati, di consegna, relativi al periodo che va dal 21 maggio 2018 fino alla data di entrata in vigore del nuovo regime di orario. I minuti riconosciuti sono stati pari a dieci, per ciascun turno, per i tempi di vestizione e pari a dodici, per i tempi di consegna. «Considerato che l’accordo è stato conseguito a maggioranza – commentano i rappresentanti sindacali -, dovremo raccogliere le adesioni da parte dei dipendenti interessati al fine di definire, con una procedura transattiva, nella sede dell’ispettorato territoriale del lavoro di Ascoli, l’intesa conseguita che permetterà, a ciascun beneficiario, di ricevere gli emolumenti nella misura corrispondente al 80% della somma spettante. Tale intesa è stata sottoscritta da queste rappresentanze sindacali in considerazione della circostanza che gli importi liquidati non saranno sottoposti ad alcuna ritenuta in quanto erogati a titolo risarcitorio».
Il secondo obiettivo raggiunto, invece, riguarda la sottoscrizione di un contratto collettivo integrativo per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali 2022 le quali, in base ai criteri convenuti, dovrebbero essere assegnate a quella parte di personale che non è stata già beneficiaria negli anni 2019 e 2021. Anche questo accordo è stato conseguito a maggioranza in quanto alcuni rappresentanti si sono astenuti.
La protesta
Nonostante queste due buone notizie che riguardano i dipendenti dell’Area Vasta 5, però, le stesse rappresentanze sindacali hanno deciso di portare avanti lo stato di mobilitazione del personale nei confronti della Regione Marche e dell’Asur. Ciò, come detto, allo scopo di conseguire la più volte richiamata implementazione dei fondi contrattuali. «Appare pertanto indispensabile – concludono i sindacati – che ci sia una fortissima adesione, da parte dei lavoratori, alla manifestazione che si svolgerà il prossimo 20 dicembre ad Ancona, davanti alla sede del consiglio regionale».