ASCOLI – Dissanguamento. E’ questa la causa che ha portato alla morte l’89enne Vito Silenzi, il cacciatore di Fermo deceduto domenica sera a Croce di Casale, nel territorio di Comunanza, durante una battuta di caccia al cinghiale. L’uomo, infatti, era stato centrato da una pallottola vagante mentre si trovava in compagnia di una ventina di persone, tra cui anche il figlio.
I risultati
Nelle ultime ore, infatti, si è svolta l’autopsia. In base ai risultati, infatti, l’uomo è morto per dissanguamento a seguito delle gravi lesioni provocate dalla pallottola che lo ha raggiunto all’altezza dell’addome. L’autopsia è stata eseguita nel reparto di medicina legale dell’ospedale Mazzoni di Ascoli. Pertanto, l’ipotesi più accreditata è quella che l’anziano cacciatore, originario di Montefortino ma da tempo residente a Fermo, possa essere stato raggiunto da un proiettile vagante. Su quanto accaduto, la procura di Ascoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti al fine di ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente. La salma non è ancora stata restituita ai familiari, dunque non è ancora stata comunicata la data dei funerali.