SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Piceno è ancora una volta in lutto. Anche se, stavolta, a piangere è tutto il mondo del ‘pallone’, a livello nazionale. E’ morto, infatti, lo storico direttore sportivo Enzo Nucifora. Se n’è andato a 78 anni dopo aver lottato, come un leone, contro un brutto male. L’avvocato, di origini messinesi, si è spento all’Hospice di San Benedetto del Tronto, città in cui viveva da tempo. A ricordarlo, in queste ore, sono tutte le società per le quali ha lavorato nel corso della sua straordinaria carriera. Per lungo tempo è stato anche opinionista televisivo. Lascia la compagna Patrizia e tanti amici, che con lui hanno condiviso pagine importanti.
La carriera
Tra le sue operazioni più importanti, sicuramente, va ricordato il passaggio di Totò Schillaci dal Messina alla Juventus. Non a caso tutti i quotidiani sportivi d’Italia, specie quelli siciliani e marchigiani, hanno voluto ricordare la figura di uomo, appassionato di calcio e dirigente dalle grandi doti e capacità. Da direttore sportivo ha lavorato egregiamente anche per Ancona e Samb. Un uomo d’altri tempi che, sul calcio, sapeva dare sempre una diversa chiave di lettura, frutto dell’esperienza maturata sul campo. Nel 1981 con la Samb di Nedo Sonetti e Ferruccio Zoboletti ottenne la promozione in serie B e quella fu la prima delle otto promozioni centrate in carriera. Fu proprio lui a puntare su un giovane Walter Zenga come portiere e a lanciarlo nel calcio che conta. Nel ‘98-‘99 fu direttore sportivo, seppur per pochi mesi, nell’Ancona di mister Claguna, poi esonerato a beneficio di Bruno Giordano. Ha lavorato per tantissimi club come Chieti, Messina, Avellino, Atletico Catania, Barletta, Gualdo e Martina. Il funerale si svolgerà oggi pomeriggio (mercoledì 7 febbraio), alle 15.30, nella chiesa della Madonna della Marina a San Benedetto.