ASCOLI – Presentate oggi le linee guida del dossier di 60 pagine per far nominare Ascoli “Capitale italiana della cultura 2024”. Oltre 60 eventi in calendario, 146 milioni di investimenti programmati e un progetto di largo respiro che coinvolge tutti i 32 comuni della provincia picena, con il sostegno delle più importanti aziende del capoluogo e la collaborazione dell’Unicam e della Politecnica Marche.
Tutto con l’obiettivo di vincere una sfida difficile con molte altre città italiane anche di grandi dimensioni, cominciando dalla prima tappa dell’inserimento nella lista delle dieci finaliste, nel gennaio 2022.
Una fase storica nuova per la città
«Qualunque sia il risultato finale – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – per la nostra città si apre una fase storica nuova, perchè gli interventi previsti nel dossier vogliamo realizzarli comunque nel futuro. È un iniziativa di grande portata che interessa tutto il territorio provinciale, che punta a rilanciare attraverso l’economia della cultura tutto il comprensorio interno, e in particolare l’attrattività di quello montano che ha sofferto di più negli ultimi anni».
La cultura muove le montagne
Il claim scelto dal Comune di Ascoli e dagli estensori del dossier è “La cultura muove le montagne”, scritto sullo fondo di una stupenda foto delle torri medievali della città. Un atto di fiducia ma anche un modo azzeccato per sintetizzare il connubio tra il patrimonio storico e artistico presente da secoli nel capoluogo e l’idea delle attività creative e culturali come motore di un nuovo sviluppo turistico ed economico per tutto il Piceno.
Progetto per trasformare Ascoli
«Movere in latino non significa solo muoversi ma anche cambiare, trasformare – ha ricordato l’assessore Donatella Ferretti durante la presentazione – ed è quello che noi vogliamo fare presentando questo dossier, guardando al futuro di Ascoli e del suo comprensorio».
Temi guida della sfida lanciata alle altre città italiane, quelli della digitalizzazione delle attività di promozione delle ricchezze locali e dell’innovazione ad ampio raggio dei processi di valorizzazione turistica, partendo dai borghi e dalle radici del territorio dell’interno.
Valorizzare il patrimonio immateriale
«Le Marche sono state la prima Regione a stipulare un protocollo con il Ministero per la crescita del patrimonio culturale immateriale – ha spiegato l’assessore Giorgia Latini – ed è in questa direzione che Ascoli deve lavorare per centrare gli obiettivi che si posta. Lo stesso fare anche Pesaro, che è l’altra città marchigiana che si è candidata per ottenere lo stesso risultato : noi abbiamo presentato entrambi i progetti al Salone del Libro di Torino e ci auguriamo che servono entrambi a promuovere le bellezze delle nostra regione».
Mostra con artisti internazionali
Naturalmente tutte carte del corpo dossier, che vanta l’introduzione di Franco Arminio – «Ascoli deve continuare ad essere scrupolo ed utopia», ha affermato lo scrittore nel suo saluto in video – non sono state svelate. Si sa solo che si terrà un evento di presentazione con il pianista Giovanni Allevi nel dicembre 2023, ed uno di chiusura con Dardust un anno dopo. In mezzo una grande mostra di artisti di livello internazionale, tra cui Maurizio Cattelan e Marina Abramovich. A fine gennaio si saprà se il capoluogo ha superato il primo step del concorso.