ASCOLI – Altra svolta nella vicenda relativa al dottor Giuseppe Rossi, il medico di Ascoli che era stato accusato di aver rilasciato dei green pass ad alcuni suoi pazienti senza effettivamente somministrar loro i vaccini anticovid. Il professionista, infatti, dopo un mese di detenzione in carcere, nella struttura anconetana di Montacuto, ha ottenuto gli arresti domiciliari.
L’interrogatorio
Nelle ultime ore, infatti, il medico avrebbe confessato le proprie responsabilità. E, per questo motivo, il giudice per le indagini preliminari Annalisa Giusti ha accolto la richiesta formulata dal pm Umberto Monti. Rossi, dunque, si è sottoposto spontaneamente all’interrogatorio durante il quale ha confermato quanto messo a verbale la mattina dell’arresto, lo scorso 4 gennaio, quando i carabinieri si presentarono nella sua abitazione provvedendo anche al sequestro di quasi settemila euro in contanti, seppur divisi all’interno di due buste.
L’accusa
Il medico ascolano è accusato di peculato, tentata truffa e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Quest’ultimo reato è contestato in concorso anche all’intermediario Maurizio Strappelli e agli altri 73 pazienti che avrebbero pagato per ottenere il green pass senza sottoporsi a vaccinazione.
A rischio anche i pazienti
Gli inquirenti, ora, stanno anche scandagliando le telefonate e gli sms ricevuti dai telefonini delle 73 persone che avrebbero beneficiato del green pass senza ricevere appunto le dosi anticovid. A tremare, quindi, sono anche gli stessi pazienti. Tra questi figurano nomi di persone molto conosciute in città ovvero ristoratori, baristi, insegnanti, pizzaioli e pasticceri, oltre che liberi professionisti. Insomma, tanti i nodi ancora da sciogliere da parte della Procura, per una vicenda che continua sicuramente a essere caratterizzata da tanti colpi di scena nelle aule di tribunale.