Ascoli Piceno-Fermo

Carnevale di Ascoli annullato, ma c’è chi non ci sta: «Posticipiamolo. Ci meritiamo le sette colazioni e le maschere della domenica»

Giunta comunale e organizzatori annullano la tradizione edizione invernale. Francesca Aquilone, giovane da anni impegnata nell’associazione "Fly Communications", dice: «Carnevale è uno stato d'animo: si può fare anche d'estate»

coriandoli
Foto di 5598375 da Pixabay

ASCOLI PICENO – La Giunta comunale di Ascoli ha deciso di rinviare l’edizione 2021 del Carnevale cittadino, in programma a febbraio. Niente concorso mascherato, niente eventi e nessuna forma di manifestazione pubblica. I divieti per il rischio covid lo impongono, e il sindaco Marco Fioravanti di concerto con l’associazione «Il Carnevale di Ascoli» ha deciso che tutto doveva essere annullato.

Almeno per questo inverno: «Una decisione presa a malincuore – spiega il primo cittadino – ma che doveva essere adottata per rispettare i rigidi protocolli sanitari oltre alle norme sul distanziamento sociale e sull’assembramento. La nostra manifestazione – aggiunge – per natura fa  della condivisione e della voglia di stare insieme il proprio cardine, ed ogni anno coinvolge migliaia di persone tra bambini, studenti, cittadini e turisti di ogni età. Per tali ragioni, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, non si poteva procedere con la sua organizzazione rischiando di far incrementare ancora i contagi».

Questa la scelta del sindaco, della Giunta comunale e dell’associazione storica che gestisce l’evento, con tutti i concorsi collegati.

Ma non tutti sono concordi con questa presa di posizione netta e chiara. E chiedono che il Carnevale cittadino venga solo rinviato ad altra data. Magari pensando ad un edizione primaverile o estiva.

Una ragazza ascolana da anni impegnata nell’associazione «Fly Communications», che durante il Carnevale solitamente organizza sei serate danzanti e feste in diversi luoghi di Ascoli e del comprensorio piceno (Offida in particolare), ha pubblicato un post sui social chiedendo a Marco Fioravanti almeno di posticipare la manifestazione a momenti più adatti, e non annullarla.

«Signor Sindaco – scrive Francesca Aquilone, 28 anni -. Ci meritiamo un carnevale. Ci meritiamo le corse dalla sarta, le sette colazioni, le curve verso Offida, le maschere della domenica, il Caffè Meletti strapieno, il giovedì mattina delle scuole. Ci meritiamo i coriandoli in macchina, i turni per guidare, la lacca, il cerone, l’oggetto smarrito e il pesca lemon ritrovato».
E poi ancora, «il galà elegante, Piazza del Popolo che brilla e balla al ritmo dell’unico Re,  i ravioli, le castagnole», e così via.

Insomma per la giovane ascolana, attiva nel gruppo teatrale. «Carnevale non sono solo 6 giorni, ma uno stato d’animo. Se non son sarà a febbraio, facciamolo comunque a maggio, giugno o luglio.»

Chissà cosa risponderà la Giunta e tutta la macchina organizzativa a questo accorato e simpatico appello. Le tradizioni storiche carnascialesche vanno conservate e tutelate, e quindi la festa – quando sarà possibile – potrebbe essere comunque tenuta. Su facebook e instagram sono già centinaia i like ricevuti dal post di Francesca Aquilone. Non potranno essere ignorati.