ASCOLI – Ancora furbetti del reddito di cittadinanza. Ma questa volta alcuni degli scoperti dalla Guardia di Finanza di Ascoli, l’avevano fatta davvero grossa. Due su tre di quelli individuati nel corso di accertamenti svolti insieme all’Inps, non erano semplici proprietari : ma possedevano ben 12 tra case e fabbricati e 45 terreni. Come siano riuscite, persone che avevano così tanti immobili, ad ottenere l’assegno destinato agli indigenti reali, non è dato sapere. Comunque sia i finanzieri li hanno fermati e denunciati.
Un furbetto lavorava ma non lo dichiarava
Così come hanno scoperto un terzo percettore illecito del sussidio pubblico : si tratta di un residente che aveva dichiarato di essere ridotto in totale povertà, mentre in realtà non lo era. Al momento della presentazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche per il calcolo dell’ISEE, aveva infatti – secondo le Fiamme Gialle – «deliberatamente evitato di indicare i redditi percepiti nell’anno 2019 e, ancor più grave, omesso di comunicare il suo attuale impiego nel campo della ristorazione e i conseguenti redditi di lavoro dipendente». Così è stato anche lui denunciato all’autorità giudiziaria per aver reso dichiarazioni false o cose non vere. Pena prevista dai due ai sei anni di reclusione.
Dovranno restituire le somme percepite
Tutti i percettori illeciti del reddito di cittadinanza dovranno restituire le somme incassate fino ad ora senza averne diritto : in totale 33 mila euro. Dunque una bella operazione della Guardia di Finanza che ha di nuovo portato alla luce situazioni di illegalità rispetto ad un sussidio che dovrebbe essere erogato solo a chi ne ha veramente bisogno, magari con figli a carico e persone con difficoltà varie da assistere.