Ascoli Piceno-Fermo

Caso Whirlpool, l’appello del Pd: «Lottiamo tutti insieme per salvare lo stabilimento di Comunanza»

Anche i sindacati hanno alzato la voce nel corso degli ultimi giorni, chiedendo la convocazione di un incontro al Mise

Il sito Whirlpool di Comunanza

ASCOLI – Entro la settimana dovrebbero esserci novità sul futuro della Whirlpool, l’azienda di proprietà americana che ha uno stabilimento anche nel Piceno, precisamente a Villa Pera, nel comune di Comunanza. Dopo l’assemblea pubblica andata in scena venerdì scorso all’auditorium Luzi, infatti, sono attese notizie per i prossimi giorni, con gli oltre 300 dipendenti della fabbrica che attendono di capire cosa ne sarà del proprio futuro. L’obiettivo, ovviamente, è scongiurare licenziamenti ed evitare che lo stabilimento chiuda i battenti, anche se il rischio sembra essere davvero dietro l’angolo.

Il Partito Democratico

Ad alzare la voce, in queste ore, è anche il Partito Democratico. «Sono passati 50 anni da quel 1973, quando Vittorio Merloni diede una svolta decisiva alle sorti del territorio delle aree interne con la realizzazione dello stabilimento a Comunanza – spiega Francesco Ameli, segretario provincial edel Pd -. Dall’America viene mostrata in più occasioni la volontà di rimodulare l’azienda ed il suo piano di sviluppo, e nelle Marche sono a rischio gli stabilimenti di Comunanza e Fabriano. Parliamo di una delle più grandi aziende del Piceno: 44mila metri che hanno dato lavoro a migliaia di persone ed oggi occupano 320 unità. Nel 2018 grazie alla Regione e del ministero riuscimmo a sventare la possibile chiusura dello stabilimento. Oggi siamo chiamati ad una nuova lotta che necessita di unità territoriale e politica per difendere quello che fino ad ora è stato detto. Purtroppo, in questi anni gli investimenti promessi sono stati disattesi, e da parte della dirigenza vediamo scaricare sui lavoratori la volontà di un disimpegno. Le persone delle aree interne sono persone toste: se dall’America pensano che si possa smantellare uno stabilimento con un colpo di spugna troveranno una resistenza collettiva. Stiamo già sollecitando i nostri massimi esponenti di governo – conclude Ameli – per fare chiarezza il prima possibile sulla questione Whirpool».

I sindacati

A farsi sentire è anche il mondo sindacale. «Vogliamo che il Mise convochi un incontro per discutere del futuro di Whirlpool perché siamo estremamente preoccupati – sostiene infatti Raffaele Bartomioli, segretario generale Uilm di Ascoli -. Lo stabilimento di Comunanza ha visto disattesi gran parte degli investimenti previsti nel vecchio piano industriale, le produzioni di mese in mese scendono facendo continuo ricorso agli ammortizzatori sociali. Abbiamo chiesto ai Prefetti e alla Regione di sollecitare il ministero perché non possiamo rimanere spettatori in attesa delle decisioni d’oltreoceano dopo quanto dichiarato lo scorso aprile dal board americano di Whirlpool circa la possibile revisione strategica dell’asset industriale».