ASCOLI – Dopo settimane intense, caratterizzate da lunghe code e anche qualche polemica, il centro vaccini di Ascoli, al palazzetto di Monticelli, nelle ultime ore è quasi completamente vuoto. Poche le prenotazioni effettuate e molto sta incidendo la variante Omicron.
I numeri
A metà gennaio, in alcuni casi, si somministravano addirittura 3mila dosi al giorno, mentre adesso si è passati a una media di 400 inoculazioni quotidiane. Difficile comprenderne il motivo, anche alla luce delle due scadenze decise dal Governo con l’arrivo del mese di febbraio: dal primo la durata del Green pass rafforzato sarà di sei mesi e non più di nove (in queste ore si sta ragionando su una proroga per chi ha fatto la dose booster), dal 15 il Green pass rafforzato sarà esteso ai lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età, per l’accesso ai luoghi di lavoro.
La direttrice
«Sinceramente non mi aspettavo un calo del genere per quanto riguarda le prenotazioni – spiega Giovanna Picciotti, direttrice del distretto sanitario ascolano -. Ci sono parecchie persone che si sono prenotate e poi non si sono presentate, forse a causa del fatto che nel frattempo sono state contagiate. L’altro fattore determinante penso possa essere dovuto al fatto che alcuni hanno voluto anticipare la terza dose, rispetto alla scadenza di febbraio e marzo, per mettersi al sicuro alla luce degli obblighi introdotti dal Governo».
Nel frattempo, sempre ad Ascoli, proseguono le vaccinazioni pediatriche nei confronti dei bambini. «La somministrazione delle dosi, qui, sta procedendo molto bene – prosegue la dottoressa Picciotti -. Il problema è che, fino a una settimana fa, ricevevamo proteste da parte di alcuni genitori ascolani, che riuscivano a prenotare per Fermo e non per Ascoli e San Benedetto. Di conseguenza, al palazzetto di Monticelli, abbiamo deciso di dedicare una delle quattro postazioni attive proprio ai bambini che hanno tra i 5 e i 12 anni di età. Il vaccino è fondamentale – conclude la Picciotti – ed è l’unica soluzione per uscire dalla pandemia».