Ascoli Piceno-Fermo

Cessione del credito d’imposta solo alle banche: forti critiche da Pd Ascoli e imprese

Pulcini, presidente dell'assemblea Dem, chiede urgenti modifiche alle norme approvate il 21 gennaio, che penalizzerebbero le attività che hanno beneficiato del superbonus al 100%. Rischio blocco dei cantieri edilizi del cratere sismico

Arquata del Tronto, cantieri edili

ASCOLI PICENO – Le modifiche al Decreto Sostegni che riguardano il credito d’imposta per le imprese nel cratere sismico hanno sollevato molte critiche nell’Ascolano. La norma emanata il 21 gennaio e che entrerà vigore il 7 febbraio prevede l’impossibilità di cedere il credito all’impresa che realizza i lavori ma solo ad un istituto bancario. E ciò ha scatenato reazioni sia da parte del mondo economico e produttivo, che da parte di quello politico. Comprese quelle forze come il Partito Democratico che sostengono tra i più convinti l’azione del Governo Draghi.

A chiedere un cambio di rotta prima che sia troppo tardi, e si continui a penalizzare le attività del territorio che hanno beneficiato del superbonus edilizio al 100%, è il presidente dell’assemblea provinciale del Pd piceno, Umberto Pulcini.

Non fermare la ripresa di un settore strategico

Umberto Pulcini

«Dobbiamo evitare di creare ulteriori possibili problemi a settori strategici per il nostro Paese come quello dell’edilizia che ha vissuto anni di grandi difficoltà. Il bonus 110% – sottolinea Pulcini – è l’uovo di colombo perché ha risolto un problema antico, ovvero la vetustà del patrimonio edilizio italiano. In particolar modo il super bonus è riuscito a determinare in breve termine più effetti positivi per le nostre abitazioni e condomini, dal problema della sicurezza sismica a quello dell’efficienza energetica, fino allo sblocco di un mercato edile fermo da troppi anni».

Ma il ciclo economico che si è avviato in questa maniera, facendo partire migliaia di cantieri, rischia di entrare in difficoltà a causa delle modifiche introdotte il 21 gennaio e che stabiliscono l’impossibilità di cedere il credito all’impresa che realizza i lavori, permettendo l’operazione solo a favore delle banche.

Sì ai controlli ma no al blocco dei cantieri

«Se da un lato sono auspicabili maggiori controlli su procedure e azioni volte al contenimento dei prezzi – afferma Pulcini – di certo il problema delle frodi non si risolve con il meccanismo individuato nel decreto: è urgente ripristinare la possibilità di cedere il credito all’impresa e continuare con il doppio passaggio perché così si potrà tornare nei cantieri dato che se si mantenesse il dl emanato in questi giorni si rischia fortemente l’effetto del blocco dei lavori con centinaia di condomini fermi con le impalcature montate».

Ad evidenziare gli effetti negativi delle nuove misure varate dal Governo è anche Cna Picena. L’organizzazione di imprese artigiane che è la più grande della provinciale di Ascoli, parla di «un cambiamento sostanziale in termini di criteri e procedure dei bonus edilizi che rischia di disorientare le imprese in una fase determinante del percorso di ripresa avviato nel 2021».

Artigiani contrari alle continue variazioni di legge

Spiega la presidente della Cna Picena Arianna Trillini: «Doversi confrontare quotidianamente con procedure e incentivi soggetti a continue variazioni non può che risultare estremamente deleterio per i nostri imprenditori, sia nel breve che nel lungo periodo».

Verranno prese in considerazione queste puntuali critiche del mondo politico ed imprenditoriale ascolano, che rappresenta concretamente interessi e opinione di imprese e società di un comprensorio duramente colpito dal sisma nel 2016 e da altre crisi ed emergenze prima e dopo?