Ascoli Piceno-Fermo

Pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia: la Cgil difende i propri valori, manifestazione ad Ascoli

Nella sanità, oltre 150 lavoratori dell'Area Vasta 5 sono in ansia perchè alla fine di giugno scadranno i contratti

da sinistra Maria Calvaresi e Barbara Nicolai della Cgil

ASCOLI – Pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia. Sono questi i quattro cardini attorno ai quali la Cgil provinciale di Ascoli vuole stimolare un dibattito con la popolazione e soprattutto con le istituzioni.  E, per farlo, ha organizzato una manifestazione, in programma giovedì mattina 9 giugno alle 10 al polo Sant’Agostino, alla quale prenderà parte anche Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil marchigiana. L’iniziativa, che segna una tappa di avvicinamento a quella in programma a Roma il 18 giugno, in piazza del Popolo, di portata ovviamente nazionale, è stata presentata dalla segretaria provinciale Barbara Nicolai e da Maria Calvaresi della segreteria federale.

Gli obiettivi

«Attraverso questa manifestazione vorremmo coinvolgere la società civile, per poi arrivare alle istituzioni e alla politica – spiega Barbara Nicolai -. Il nostro territorio sta vivendo un momento di particolare difficoltà, sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda il lavoro, ad esempio, in base a una recente indagine, nel Piceno i redditi medi sono tra i più bassi d’Italia e il precariato ha raggiunto invece livelli molto alti». «Neanche la sanità viene risparmiata da questa problematica, visto che il 30 giugno scadranno oltre 150 contratti nell’Area Vasta 5 – prosegue Maria Calvaresi -. Speriamo che possano essere rinnovati, perché altrimenti ne risentirebbero anche i servizi sanitari erogati nei confronti dei cittadini».

Le richieste

Tornando alla manifestazione di giovedì, quindi, verrà chiesto a gran voce che si ponga un freno alla precarietà dilagante e si favorisca il rinnovo dei contratti collettivi nazionali. Inoltre, la Cgil ha proposto un piano straordinario di assunzioni. Si manifesterà, come detto, anche per la pace. E, a tal proposito, il sindacato si è già impegnato per fornire aiuti umanitari e sviluppare progetti di accoglienza per i profughi ucraini. Durante l’iniziativa di giovedì verrà chiesto il ‘cessate il fuoco’ immediato, nonché l’apertura di un negoziato nel quale l’Europa dovrà svolgere una vera azione diplomatica. Per quanto concerne la giustizia sociale e la democrazia, infine, la Cgil chiede sostegni strutturali per i redditi più bassi, la diminuzione del carico fiscale per i lavoratori, servizi pubblici efficienti per i cittadini, un aumento dei finanziamenti per sanità, scuola e università, nonché una legge sulla non autosufficienza, l’istituzione della pensione di garanzia per precari e lavoratori discontinui e il superamento della legge Fornero.