FOLIGNANO – A tre mesi dall’apertura, avvenuta il 24 marzo scorso, è stato chiuso lo scorso primo luglio l’ambulatorio di Piane di Morro. E i residenti della popolosa frazione del comune piceno di Folignano sono rimasti senza medico di base. Una situazione che ha portato l’opposizione ad alzare la voce, dopo che in paese è comparso anche uno striscione polemico con la scritta ‘Cucù cucù, il medico non c’è più’.
La polemica
«A marzo, a soli due mesi dalle elezioni comunali, venne inaugurato in pompa magna un nuovo ambulatorio medico, affidato alla dottoressa Giorgia Morelli – spiega la minoranza folignanese attraverso una nota -. L’apertura, però, sollevò subito sospetti di essere un classico spot elettorale di fine mandato. Come opposizione, abbiamo cercato di avvertire i cittadini che l’ambulatorio sarebbe durato solo sei mesi, chiudendo una volta concluse le elezioni. Purtroppo, ci sbagliavamo: il servizio non è durato sei mesi, ma solo tre. Ancora una volta, i cittadini di Piane di Morro sono stati dapprima sedotti dai politicanti locali per poi essere abbandonati nuovamente. La frazione merita servizi stabili e duraturi – conclude la minoranza -, non promesse vuote e legate a scadenze elettorali».
La replica
Parole, queste, che non hanno fatto piacere al sindaco Matteo Terrani, riconfermato proprio un mese fa dalla popolazione e dunque incaricato di svolgere il secondo mandato. Il primo cittadino, infatti, si è attivato con l’Ast per fare in modo che un altro medico possa prestare servizio sul territorio. «Le cose non sono andate proprio così – precisa Terrani commentando la nota dell’opposizione -. Questi stessi personaggi che oggi si lamentano, infatti, non hanno fatto altro che boicottare la dottoressa Morelli, invitando le persone a non sceglierla come medico e paventando l’ipotesi in base alla quale il servizio non sarebbe durato a lungo. In realtà, l’intento era far sì che quell’ambulatorio potesse diventare un punto di riferimento, tanto che abbiamo messo gratuitamente la struttura a disposizione della dottoressa. Però, la stessa ha ricevuto le adesioni di pochi pazienti e, dal primo luglio, è stata costretta a chiudere per accettare un altro incarico. A fine maggio, in un comizio pubblico, dissi ai residenti di Piane di Morro che si stava correndo questo rischio. Comunque, sono in contatto con l’Ast per cercare al più presto una soluzione».