COMUNANZA – Il borgo piceno di Comunanza celebra il terzo centenario della morte di Giuseppe Ghezzi, avvenuta a Roma nel 1721. Un concittadino illustre, un pittore conosciuto in tutto il mondo per aver realizzato delle opere straordinarie, di immensa bellezza e indiscusso valore. Figlio di Sebastiano, anch’egli artista di alto livello, e padre del famoso caricaturista Pier Leone, Giuseppe è sicuramente l’astro più lucente della dinastia dei Ghezzi. Una famiglia che, grazie anche al profondo legame con la terra natia, oggi pone a pieno titolo Comunanza sulle entusiasmanti rotte del Barocco italiano.
Le parole del sindaco
Tutto il paese, dunque, si prepara a omaggiare il pittore nel migliore dei modi, attraverso una serie di iniziative che è stata presentata questa mattina dal sindaco Alvaro Cesaroni, l’assessore alla cultura Francesca Perugini, il presidente del Bim Tronto e comunanzese doc Luigi Contisciani, nonché l’assessore regionale Giorgia Latini. «Non vogliamo soltanto onorare i meriti del nostro concittadino, ma intendiamo favorire una forte riscoperta del Ghezzi, ascrivendone l’opera e la vicenda umana a patrimonio culturale della nostra cittadina – ha spiegato il sindaco Cesaroni -. Comunanza si caratterizza storicamente per una significativa matrice artistica, da cui deriva anche la secolare vocazione per l’artigianato».
Gli appuntamenti
Il primo appuntamento è previsto per il 7 maggio, dalle 15, all’auditorium Luzi: per l’occasione, si svolgerà un convegno su Ghezzi che vedrà protagonisti diversi studiosi come il professore Stefano Papetti, Anna Lo Bianco, Marina Massa e Tiziana Pangrazi. «Coinvolgeremo anche le scuole – ha proseguito l’assessore Perugini -. Infatti, abbiamo invitato gli alunni della primaria e della secondaria di realizzare degli elaborati su questo grande artista, che verranno esposti al museo di arte sacra da giugno. A luglio vorremmo allestire una galleria a cielo aperto, lungo le vie del paese, con le varie opere di Ghezzi, promuovendo anche degli spettacoli a cura del filosofo Cesare Catà». Tra i sogni del Comune di Comunanza c’è anche quello di riportare in paese una delle produzioni più celebri dell’artista, la ‘Sacra Famiglia’, che risale al 1689 ed era custodita nella chiesa ascolana di Sant’Angelo Magno. «Comunanza ha una grande vocazione artistica – ha ribadito Luigi Contisciani, presidente del Bim Tronto – ed è molto importante riscoprire, ancora una volta, l’eredità che ci è stata lasciata da Giuseppe Ghezzi». «Attraverso queste iniziative – ha concluso l’assessore Latini –, valorizziamo ulteriormente le identità del nostro territorio e restiamo sempre più radicati alla nostra storia».