ASCOLI – Via libera dal consiglio comunale di Ascoli al biodigestore di Relluce. In totale 23 voti favorevoli mentre tutte le minoranze di centrosinistra, 5Stelle compresi, si sono espressi contro. Il progetto della maggioranza è quello di realizzare una variante al Piano Regolatore per cambiare la destinazione d’uso dell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto, ora terreno agricolo. Il sindaco Marco Fioravanti parla di progetto coerente con «la svolta green» della città, ma le critiche all’operazione sono molte.
Pd e M5S contrari al cambio di destinazione d’uso dell’area interessata
A cominciare da quelle del Pd e dei Cinquestelle in consiglio: «Non si comprende perchè la destra si oppone a impianti simili a Pesaro – dice il capogruppo Dem Francesco Ameli – o vicino al Fermano con il biodigestore di Force però da il via libera a questo programma di Relluce, in una zona già occupata da discariche di rifiuti : noi siamo contrari al cambio di destinazione d’uso del sito in oggetto».
Posizione simile quella di Massimo Tamburri, esponente grillino già al secondo mandato in assemblea: «L’area collinare di Relluce è molto vicina ai centri di Castel di Lama e Appignano, nella Valtronto, che hanno già sofferto molto per l’impatto ambientale delle discariche presenti: non si può proseguire si questa strada».
Il nuovo biodigestore è stato proposto dalla società «Ascoli Servizi comunali» e dovrebbe trattare 20 mila tonnellate di rifiuti che dovrebbero diventare metano da utilizzare per scopi diversi. Ma molti oppositori , al di là della convenienza economica dell’iniziativa, si chiedono come mai proseguire in questa direzione per gestire il problema annoso dei rifiuti prodotti nella provincia picena, quando l’impianto simile previsto a Force, 20 km a nord del capoluogo e ai confini con la Valdaso e con il Fermano, potrà accogliere 40 mila tonnellate.
Per il sindaco di Castel di Lama non c’è alcuna svolta green
Comunque sia il progetto di Relluce, dovrà avere il parere favorevole finale dell’Amministrazione provinciale. E al momento, in fase di conferenza dei servizi, il programma è sottoposto alle osservazioni degli enti coinvolti. Ad iniziare naturalmente dal Comune di Castel di Lama: «Se c’è una valutazione dell’impatto ambientale del biodigestore – afferma il sindaco Mauro Bochicchio (5stelle) – è evidente che qualche problema esiste, ed esisterà nel futuro per le comunità che sono più vicine all’opera. Fioravanti si riempie di belle, parole come Ascoli Green quando invece si tratta solo di un business, peraltro legittimo, ma che non potrà che avere conseguenze per la mia cittadina, già stretta tra le discariche a monte e il depuratore a valle, con tutti i suoi odori nauseabondi che sono ricorrenti ed inorbano l’aria a Villa S.Antonio e in tutto il territorio. Un nuovo impianto non migliorerebbe la situazione»-