Ascoli Piceno-Fermo

Il covid non molla la presa: tanti contagi nel Piceno, triplicate le persone che si sottopongono alla quarta dose. Ma diminuiscono i ricoveri

Intanto è possibile ritirare il nuovo farmaco Paxlovid anche in farmacia, ma occorre la ricetta da parte del medico

ASCOLI – Da domenica, il primo maggio, si tornerà alla normalità. A tutti gli effetti. Con un ulteriore allentamento delle restrizioni. E, si spera, il covid possa restare presto soltanto un ricordo. Nel Piceno, però, nonostante tutto, i dati non sono molto confortanti, con i contagi che stanno aumentando e centinaia di persone che si trovano in isolamento in quanto positive al virus. Insomma, se da un lato fanno ben sperare le mosse del Governo che consentiranno a tutti di essere più liberi, dall’altro il covid sembra non voler ancora mollare la presa.

I vaccini

Ed è così che in tutto il Piceno sono in aumento le somministrazioni delle quarte dosi di vaccino. Dopo Pasqua, infatti, si è passati da una media di cinquanta somministrazioni quotidiane a una media di circa 150. In altre parole, il numero di chi si sottopone alla quarta dose è triplicato nel giro di due settimane. In questo momento, comunque, solo alcune categorie di persone possono ricevere la quarta dose. Si tratta, è opportuno ricordarlo, degli anziani che abbiano compiuto almeno ottant’anni, degli over 60 che vivono in condizioni di fragilità e degli ospiti delle strutture residenziali. Probabilmente, la recente risalita dei contagi ha convinto i più scettici a sottoporsi alla quarta dose, che di fatto è la seconda dose booster.

Le cure

L’aumento dei contagi, comunque, è relativamente preoccupante. Nella maggior parte dei casi, infatti, le persone positive sono asintomatiche o presentano sintomi lievi. Infatti, è in diminuzione il numero dei ricoveri e questa rappresenta indubbiamente una buona notizia. Per quanto concerne le cure, infine, nell’Area Vasta 5, che copre appunto tutto il Piceno, da Ascoli a San Benedetto, attualmente ci sono quasi 500 pazienti curati con gli anticorpi monoclonali, mentre circa 300 persone hanno optato per il Paxlovid, ovvero la pillola prodotta dallo stabilimento Pfizer che si trova proprio sul territorio. Il farmaco può essere ritirato direttamente in farmacia, ma occorre ovviamente la ricetta da parte del proprio medico di famiglia.