ASCOLI – Domani – 21 marzo – le Marche torneranno, finalmente, in zona bianca. D’altronde, lo stato di emergenza dovuto alla pandemia sta per terminare, visto che scadrà il 31 agosto, e le restrizioni verranno abolite, una dopo l’altra, nel corso delle prossime settimane. Il covid, però, continua a non mollare. E nel Piceno si sta riscontrando, a sorpresa, un aumento dei contagi, dopo la netta flessione che invece era stata registrata nell’ultimo periodo.
I ricoveri
Nella provincia di Ascoli, attualmente, i casi positivi sono precisamente 3.934. La buona notizia riguarda il fatto che non ci sono situazioni gravi negli ospedali, visto che al momento solamente una persona è ricoverata in terapia intensiva, all’ospedale di San Benedetto. Aumenta, invece, il numero dei ricoveri in area medica che, secondo l’ultimo bollettino emesso dalla Regione Marche, sono 14. Di conseguenza, sta slittando di settimana in settimana la decisione da parte dell’area vasta 5 di chiudere la pneumologia covid dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli.
I comuni con più contagi
Dando uno sguardo ai casi di covid nei singoli comuni della provincia si può notare come in tutti il numero sia salito. I comuni con il maggior numero di contagiati, ovviamente, sono i due più popolosi, ovvero Ascoli (con 919 casi) e San Benedetto (774 casi). Seguono Grottammare (307), Folignano (248), Monteprandone (184), Castel di Lama (168), Offida (161) e Spinetoli (149).
Gli altri comuni
Per quanto riguarda gli altri comuni, questo il numero dei casi positivi al covid riscontrati attualmente: Acquasanta 74, Acquaviva 93, Appignano 54, Arquata 7, Carassai 44, Castignano 83, Castorano 51, Colli 62, Comunanza 49, Cossignano 24, Cupra 91, Force 5, Maltignano 30, Massignano 19, Monsampolo 55, Montalto 37, Montedinove 8, Montefiore 31, Montemonaco 5, Palmiano 5, Ripatransone 74, Roccafluvione 24, Rotella 28 e Venarotta 68.
Le cause dei focolai
Difficile capire a cosa sia dovuto l’aumento dei contagi. Molto, probabilmente, hanno influito le cene e le feste di Carnevale, così come il crollo delle vaccinazioni. Nel Piceno, infatti, molte persone si sono fermate alla seconda dose, senza poi sottoporsi alla terza vista la ormai imminente abolizione delle restrizioni da parte del Governo.