ASCOLI – I nuovi casi di covid, in Italia, aumentano del 13 per l’incidenza sale da 66 a 75 casi ogni 100mila abitanti. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Iss. Il tasso di occupazione in area medica è al 5 per cento, pari a 3.146 ricoverati, in lieve aumento rispetto a 7 giorni fa quando era 4,4 per cento. Stabile l’occupazione in terapia intensiva, pari all’1,1 per cento (94 ricoverati) rispetto allo 0,9 per cento della scorsa settimana. L’indice Rt passa dallo 0,9 a 0,96 rimanendo ancora sotto la soglia epidemica. Il più alto tasso d’incidenza settimanale resta quello nella fascia di età compresa tra gli 80 e gli 89 anni, in lieve diminuzione nella fascia 0-9 anni.
La situazione
Dati che preoccupano, ovviamente, in linea con i quali ci sono anche quelli riferiti al Piceno. Pure nella provincia di Ascoli, infatti, nell’ultima settimana si è assistito a un aumento del numero dei contagi da coronavirus. In città, ad esempio, ci sono più di trenta persone al momento positive, mentre a San Benedetto gli affetti dal covid sono circa una ventina. Numeri bassi, ci mancherebbe, se paragonati a quelli che si registravano in piena emergenza pandemica, ma che comunque sono in rialzo rispetto ai giorni scorsi e suscitano un minimo di preoccupazione. Sono otto i comuni ‘covid free’, nei quali non ci sono persone positive: si tratta di Appignano del Tronto, Castignano, Force, Montegallo, Montemonaco, Palmiano, Rotella e Venarotta.
Le direttive
Ma come deve comportarsi chi è stato contagiato? L’ultima circolare elaborata in estate dal ministero della Salute precisa che, qualora si risulti positivi a un test molecolare o antigenico, è «consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Ffp2), se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. Applicare una corretta igiene delle mani ed evitare ambienti affollati». Così il testo della circolare firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia. Per le persone che sono venute a contatto con casi di covid, poi, la circolare non prevede alcuna misura restrittiva ma «raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi nei giorni immediatamente successivi al contatto».