Ascoli Piceno-Fermo

Ricoverato l’ex sindaco di San Benedetto per sospetto covid. Ad Ascoli la prima terapia con monoclonali

Giovanni Gaspari, 62 anni, è assistito nel reparto di Terapia semintensiva. Ma le sue condizioni non sono gravi

ASCOLI – L’ex sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari ricoverato per sospetto covid. Il primo cittadino è assistito attualmente nel reparto di terapia semintensiva dell’ospedale Madonna del Soccorso. I medici avrebbero riscontrato un’infezione polmonare nel suo organismo. Ma le sue condizioni di salute non sono gravi, e Gaspari sta seguendo il trattamento che viene effettuato anche sugli altri pazienti del nosocomio sambenedettese.

Nei giorni scorsi l’ex sindaco era risultato positivo al tampone ma era stato seguito per le cure a livello domiciliare. Sembra che poi, passato qualche giorno, i sanitari abbiano deciso di trasferirlo in ospedale per evitare eventuali complicanze del coronavirus. È tenuto sotto osservazione per controllare l’evoluzione della polmonite.

Giovanni Gaspari, 62 anni, nato a Montedinove ed esponente del Partito Democratico è stato alla guida dell’amministrazione comunale di San Benedetto per due mandati consecutivi, dal 2006 al 2016. Dopo la fine dell’esperienza amministrativa non ha avuto più incarichi politici o gestionali.

Intanto, sul fronte del contrasto al rischio covid, nell’Ascolano sono partiti i primi trattamenti con gli anticorpi monoclonali. A ricevere la prima somministrazione, presso l’ospedale Mazzoni, è stata una donna di 57 anni, anche lei affetta da una polmonite. Sembra che dopo la terapia non abbia accusato reazioni avverse, e per questo i sanitari contano di farla tornare presto a casa, dove sarà seguita da operatori incaricati.

Se il trattamento con anticorpi monoclonali ottenesse risultati significativi sui pazienti o le persone a rischio, potrebbe rappresentare un’alternativa valida al vaccino nella cura della malattia polmonare.

Da ricordare che nelle ultime 24 ore i positivi al coronavirus registrati nella provincia di Ascoli sono 50, la quota provinciale più bassa della regione, dove in totale i casi segnalati sono stati 621.