Ascoli Piceno-Fermo

Crisi idrica nel Piceno, un impianto di potabilizzazione per risolvere il problema

La proposta arriva dal Piceno Consind ed è stata presentata ai 30 Comuni soci, ma ancora non si è concretizzata

ASCOLI – Un impianto di potabilizzazione a disposizione del servizio idrico integrato. Si tratta del progetto che il Piceno Consind ha offerto alla Aato 5 e alla Ciip per provare a risolvere il problema della carenza idrica nella provincia ascolana. Il tema della siccità, infatti, è tornato purtroppo di pressante attualità su tutto il territorio, causando razionamenti dell’erogazione idrica e disagi alla popolazione.

L’idea

Il progetto, redatto da un professionista specializzato e pronto da appaltare, prevede un impianto con capacità minima di 100 litri/secondo che verrà localizzato nei pressi della ex cartiera Ahlstrom: il potabilizzatore, allacciato alla rete idrica esistente lungo l’asse attrezzato, potrà servire tutto l’agglomerato industriale di Ascoli Piceno. I tempi di realizzazione sono contenuti in massimo dieci mesi, dato che l’impianto di adduzione dell’acqua è già esistente e l’impianto di potabilizzazione verrà realizzato presso un’area di proprietà del Consind messa a disposizione per il progetto specifico.  La qualità dell’acqua potabilizzata è garantita dal fatto che l’acqua trattata è di falda (non proveniente quindi da pozzi, fiumi o laghi): l’opera pertanto consentirà alla Ciip Spa di utilizzare acqua di migliore qualità a servizio degli utenti della zona industriale e di non attivare l’impianto di emergenza di Castel Trosino (che ha provocato in passato problemi nella zona sud di Ascoli Piceno, a Maltignano e a Folignano).

I dettagli

Il costo dell’opera è inferiore a tre milioni di euro, circa un terzo di quello che costerebbe un impianto ex novo da realizzare altrove, e l’investimento andrebbe ad ammortizzarsi in non più di tre anni da parte del servizio idrico integrato. Il progetto definitivo per l’impianto di potabilizzazione è già stato presentato ufficialmente al presidente e ai dirigenti dell’Aato 5 e si è in attesa di avere un parere tecnico. L’opera inoltre è stata presentata ai 30 comuni soci del Piceno Consind e alla Provincia di Ascoli Piceno in una apposita assemblea tenutasi un anno fa presso la sala conferenze dell’ente. Il comitato direttivo del Piceno Consind e i tecnici sono certi che l’impianto di potabilizzazione proposto sia un’opera fondamentale per il nostro territorio, sia per il costo veramente minimo rispetto alla potenzialità di avere acqua potabile per oltre 25mila abitanti equivalenti, sia per il periodo di siccità che purtroppo il nostro territorio sta vivendo da tempo, sia perché risponde alle raccomandazioni fatte da tutte le autorità nazionali e locali (tra cui anche il Prefetto) per individuare tutte le possibili soluzioni per abbattere la carenza di acqua potabile.