Ascoli Piceno-Fermo

Crisi idrica nel Piceno, ordinanza del sindaco per limitare il consumo di acqua

La situazione si ripete ogni anno e l'invito è quello ad un uso consapevole della risorsa idrica su tutto il territorio

ASCOLI – Come ogni estate, la storia si ripete. L’emergenza idrica si fa sentire in tutto il territorio Piceno, tanto che il sindaco Marco Fioravanti ha emanato un’apposita ordinanza per invitare i cittadini a fare un uso consapevole dell’acqua e imponendo anche dei divieti. Ormai da diversi anni, infatti, la problematica si ripropone e per i mesi più caldi dell’anno, anche a causa delle poche piogge cadute in questo periodo, è fondamentale risparmiare sulla risorsa idrica.

Le indicazioni

Nello specifico, si ordina «sino al 30 settembre la limitazione dei prelievi di acqua da pubblico acquedotto, al fine di evitare inutili sprechi». Vengono vietate una serie di azioni, come «l’irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati; il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, salvo per i servizi pubblici di igiene urbana (che saranno effettuati possibilmente dopo il tramonto); il lavaggio privato di veicoli a motore, con l’esclusione di quello svolto da impianti di autolavaggio regolarmente autorizzati; il riempimento di fontane ornamentali e vasche da giardino su aree private; il riempimento di piscine su aree private, salvo quelle legate ad attività economiche turistiche o sportive; gli usi diversi da quello alimentare domestico, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali». Inoltre si invita «la cittadinanza tutta, gli uffici pubblici, l’utenza commerciale, produttiva e sanitaria, a porre particolare attenzione alla manutenzione ordinaria degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe) e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, ad installare impianti ex novo ed essere pronti alla loro attivazione», oltre a sollecitare i cittadini «all’adozione di comportamenti volti ad un uso razionale e corretto dell’acqua, al fine di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica disponibile in previsione di un eventuale perdurare dell’attuale situazione climatica, evitando inutili sprechi, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini ed attori coinvolti».

Il monito

Già nei giorni scorsi il prefetto ascolano Sante Copponi, in una nota indirizzata a tutti i sindaci e richiamata nell’ordinanza sindacale, aveva sottolineato l’importanza di un uso consapevole della risorsa idrica, limitata alle esigenze igienico-potabili. Dal canto suo, la Ciip (il consorzio che nel Piceno si occupa di gestire la risorsa idrica), ha comunicato la permanenza del livello di allarme in codice rosso al terzo stadio, anche a causa della minore disponibilità di risorsa idrica. Infatti sia dalle sorgenti che dagli impianti di soccorso il totale ad oggi prelevato è pari a circa 820 litri al secondo, con una riduzione delle portate erogate dalle sorgenti principali, rispetto allo stesso periodo del 2023, di circa 200 litri al secondo.

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