Ascoli Piceno-Fermo

Droga nel Piceno, la Polizia arresta tre persone

Uno degli indagati, però, ovvero un tunisino, ha fatto perdere le proprie tracce e si è dato letteralmente alla fuga

Volante della Polizia ad Ascoli Piceno

ASCOLI – Tre persone arrestate e sei, in tutto, indagate. Sono questi i numeri relativi all’inchiesta portata avanti dalla procura di Ascoli su un vasto giro di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina, destinato principalmente a rifornire le piazze di spaccio della Riviera delle Palme. Nelle ultime ore, dunque, sono state eseguite le misure cautelari tra le quali anche tre custodie in carcere per i maggiori sospettati.

La fuga

Uno di loro, un trentasettenne di origine tunisina, ritenuto il principale indagato, si è reso irreperibile sul territorio nazionale e pertanto non è stato possibile eseguire la misura cautelare. In virtù dell’entrata in vigore della Legge Nordio, il giudice ha dovuto avvertire gli indagati della richiesta avanzata dalla procura affinché potessero prendere visione di tutti gli atti e della possibilità di farsi interrogare nei cinque giorni successivi alla notifica. Per la procura di Ascoli, il trentasettenne avrebbe utilizzato i cinque giorni a sua disposizione per far perdere le proprie tracce e lasciare l’Italia, probabilmente fuggendo in Tunisia, suo paese d’origine. Pertanto, oltre a non presentarsi all’interrogatorio fissato per lo scorso 11 dicembre, non è stato possibile neppure eseguire l’ordinanza di misura cautelare in carcere nei suoi confronti. L’uomo è ritenuto il punto di riferimento per un vasto traffico di eroina con collegamenti a Roma e Castel Volturno.

La ricostruzione

L’indagine, condotta anche attraverso strumenti tecnici avanzati, ha evidenziato come il 37enne tunisino gestisse il traffico di eroina avvalendosi della collaborazione di persone anche incensurate per il trasporto dell’eroina da Castel Volturno che utilizzavano auto a noleggio. Un’organizzazione curata nei minimi dettagli anche per quanto riguarda il confezionamento dello stupefacente in panetti da 25 o 50 grammi e la successiva distribuzione ai venditori al dettaglio. La stessa ordinanza ha disposto inoltre gli arresti domiciliari per una quarta persona e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre due.