CASTIGNANO – Il Piceno è ancora sotto choc per quanto accaduto giovedì scorso nella frazione di Ripaberarda, a Castignano, quando la 45enne Emanuela Massicci, mamma di due figli, è stata uccisa di botte dal marito Massimo Malavolta.
Nelle prossime ore i medici legali Francesco Brandimarti e Sabina Canestrari depositeranno una relazione parziale, in attesa di quella definitiva, a seguito dell’autopsia che si è svolta nei giorni scorsi. La salma è stata riconsegnata alla famiglia e domani (martedì 24 dicembre) alle 10.30 si svolgerà il funerale nella chiesa di Ripaberarda.
Il ricordo
A provocare il decesso sarebbe stata la perdita di sangue a seguito delle ferite e dei traumi causati dai violenti colpi sferrati dal marito.
Intanto, il sindaco di Castignano Fabio Polini ha scritto una lettera per ricordare la donna. «Oggi non abbiamo voglia di accendere quell’albero che ci porta a Natale, perché quelle luci che portano gioia e serenità sono venute meno – scrive il primo cittadino -. Sarai tu, ora, Emanuela, torcia nella notte, quella cometa che indicherà la strada ai tuoi due angioletti orfani di una mamma strappata alla vita da una mano ricolma di violenza. Sarà il ricordo del tuo grande amore che donavi ai loro cuori a scaldare la loro vita in questo mondo freddo di sentimenti. Il tuo grande amore, donato nel silenzio, sarà un segno tangibile per tutta la nostra comunità, che non dimenticheremo mai».
Il sostegno
Saranno feste tristi, purtroppo, quelle che arriveranno. Il Comune e la Pro Loco, comprensibilmente, hanno deciso di annullare tutti gli eventi. Troppo forte, il dolore di tutti, per pensare a divertirsi.
Il sindaco Fabio Polini si è anche recato personalmente a casa dei genitori di Emanuela, che in queste ore complicate stanno cercando di accudire, nel miglior modo possibile, i due nipoti. Ai figli della coppia, a Natale, verranno regalati anche alcuni ‘pensieri’ donati da alcuni abitanti del paese.
Il primo cittadino è anche è in continuo contatto con Maria Lina Vitturini, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità. L’obiettivo è fornire un sostegno psicologico ai due ragazzi.