Ascoli Piceno-Fermo

Femminicidio di Ripaberarda, Malavolta trasferito in carcere

Il 48enne è accusato di aver ammazzato di botte la moglie Emanuela Massicci ed è difeso dall’avvocato d’ufficio Saveria Tarquini

Massimo Malavolta

ASCOLI – E’ trascorso quasi un mese, ormai, dal femminicidio di Emanuela Massicci, la 45enne di Ripaberarda ammazzata di botte dal marito Massimo Malavolta. E quest’ultimo, nella giornata di oggi (mercoledì 15 gennaio), sarà dimesso dalla psichiatria dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto del Tronto. Il 48enne, accusato di omicidio aggravato e difeso dall’avvocato d’ufficio Saveria Tarquini, verrà trasferito in carcere al Marino del Tronto.

La vicenda

L’omicidio si è consumato a Ripaberarda, dove la coppia viveva. Malavolta ha chiamato i suoi genitori dopo circa sei ore dalla morte, dicendo loro che la moglie respirava male. Quando i soccorsi insieme a vigili del fuoco e carabinieri sono giunti sul posto, ad aprire la porta di casa sono stati i due figlioletti di 11 e 12 anni. Malavolta è stato trovato seduto sul letto con dei tagli ai polsi e la moglie priva di vita accanto a lui. Il 48enne dopo aver tentato il suicidio, è stato ricoverato al Mazzoni in rianimazione e poi trasferito in ospedale a San Benedetto nel reparto di psichiatria.