ASCOLI – La Procura di Ascoli ha fatto eseguire una nuova ispezione nella casa di Ripaberarda, nel comune di Castignano. Lì, il 19 dicembre scorso, Massimo Malavolta ha ucciso sua moglie Emanuela Massicci. Il sopralluogo, durato oltre due ore, ha coinvolto carabinieri, periti della magistratura e della difesa. Inoltre, ha portato al sequestro di oggetti collezionati da Malavolta, tra cui manufatti taglienti come piccole accette.
L’obiettivo
Non sono state trovate tracce organiche visibili sugli oggetti, ma le analisi di laboratorio saranno decisive. L’obiettivo dell’ispezione era raccogliere nuovi elementi per ricostruire le ore drammatiche dell’aggressione, se posso esserci eventuali oggetti contundenti compatibili con le lesioni riscontrate sul cadavere, verificare se Emanuela fosse già stata vittima di violenza da parte del marito. Si è anche tenuto un secondo incontro in carcere a Marino del Tronto per valutare la capacità di intendere e volere di Malavolta e la sua idoneità di sostenere un giudizio.
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