Ascoli Piceno-Fermo

Fermo, muore dopo essersi sentito male in cella. Sotto accusa per omicidio preterintenzionale un 25enne di San Severino Marche

Davanti alla corte d’assise di Macerata si è aperto il processo nei confronti del 25enne, accusato della morte di Lorenzo Rosati

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Muore al pronto soccorso dopo essersi sentito male mentre era richiuso nella sua cella, accusato di omicidio preterintenzionale un 25enne di origini albanesi, originario di San Severino. Ieri 21 novembre davanti alla corte d’assise di Macerata si è aperto il processo nei confronti del 25enne, difeso dagli avvocati Vando Scheggia e Marielvia Valeri, che è accusato di aver provocato la morte di Lorenzo Rosati, un detenuto di 50 anni. I fatti erano avvenuti il 28 maggio 2021, a Fermo. Secondo quanto ricostruito, Rosati si era sentito male e i suoi compagni di cella avevano dato subito l’allarme. Era stato portato al pronto soccorso del Murri, dove è morto poco dopo.

Sulla vicenda erano subito sorti i primi interrogativi. Il referto era stato trasmesso alla procura di Fermo, che aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per morte conseguente ad altro reato. Un ex detenuto, dopo qualche tempo, aveva accusato il 25enne di aver picchiato Rosati. Ieri in tribunale a Macerata sono stati sentiti alcuni testimoni: il medico legale di Teramo Giuseppe Sciarra e due medici del pronto soccorso. Il medico legale ha ribadito la morte traumatica violenta, dovuta alla rottura della milza, compatibile con un cazzotto, ma anche con altre cause, come una caduta. E questo è quanto sostiene la difesa del 25enne. I familiari di Rosati si erano costituiti parte civile, assistiti dagli avvocati Marco Melappioni e Marco Murru. Il processo è stato rinviato al 5 dicembre.