Ascoli Piceno-Fermo

Petritoli, prima l’aggancia sui social poi si fa accreditare oltre 3mila euro per le cure di una finta figlia. Denunciato

I carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno intensificato le attività investigative contro le truffe. Ecco il bilancio delle operazioni

Pixabay, Marius

FERMO – I carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno intensificato le attività investigative contro le truffe. I risultati delle recenti operazioni dimostrano l’importanza dell’attività investigativa e della collaborazione tra i Carabinieri e la comunità. Ecco il bilancio delle operazioni.

Nei giorni scorsi, a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito di una denuncia di un cittadino di Monterubbiano, hanno denunciato un 37enne della provincia di Ferrara, il quale, come appurato anche mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, ha simulato interesse per l’acquisto di alcune forcelle per motociclo, poste in vendita dalla vittima su di una nota piattaforma per compravendite online riuscendo così, con raggiri, a farsi accreditare sulla sua tessera postepay la somma di 850 euro.

A Petritoli invece i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito di una denuncia sporta da una donna, hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un 25enne nigeriano, residente in Sardegna. L’uomo, come emerso anche dall’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, nel mese di agosto aveva agganciato sul social la vittima, e condividendo nelle settimane successive vari momenti d’intimità e quotidianità era riuscito a carpire la sua fiducia. In seguito, ha contattato telefonicamente la vittima e dopo averle prospettato la necessità di urgenti cure mediche per i problemi di salute della figlia, risultati inesistenti, è riuscito a farsi accreditare sulla sua tessera postepay la somma di euro 3.500 euro.

A Porto San Giorgio infine, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine delle indagini partite dalla di una residente, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa, un 18enne residente nella provincia di Catania. Il giovane autore del reato, come accertato mediante l’analisi della documentazione bancaria, è riuscito in modo fraudolento, spacciandosi per un operatore di poste italiane, millantando problemi di sicurezza del conto corrente, ad eseguire varie operazioni bancarie a suo vantaggio, accreditando sul proprio conto la somma totale di euro 1.790, riuscendo quindi a raggirare la vittima a cui carpiva i codici di accesso.

Questi episodi evidenziano l’importanza della presenza costante dell’Arma sul territorio e la necessità di una sinergia attiva con i cittadini. È fondamentale che chiunque sospetti di essere stato vittima di un raggiro o abbia notizie utili a riguardo segnali tempestivamente tali circostanze al numero di emergenza 112. Inoltre, i Carabinieri ricordano che sul web sono già stati diffusi numerosi consigli per prevenire i vari fenomeni di truffa più diffusi. La prevenzione è un tema cruciale: conoscere i rischi e sapere come comportarsi può ridurre drasticamente le possibilità di cadere in trappole organizzate da abili truffatori», spiegano i militari.