ASCOLI – A due settimane dagli scontri tra ultras, avvenuti il 10 maggio all’esterno dello stadio Del Duca dopo la partita di calcio tra Ascoli e Pisa, che ha segnato la retrocessione della squadra bianconera in Serie C, si torna a parlare di sicurezza per gli agenti delle forze dell’ordine, che in tale occasione rimasero feriti addirittura in sedici.
Il Siulp, infatti, ovvero il sindacato dei lavoratori nella Polizia, nelle ultime ore ha incontrato il questore ascolano Giuseppe Simonelli. La delegazione era composta dal segretario provinciale del Siulp Benedetto Fanesi, dal segretario regionale Marco Girolimini e da Alessandro Bufarini, quest’ultimo componente del direttivo nazionale.
Il bilancio
«I 16 feriti tra i poliziotti rappresentano – a parere del Siulp – il risultato di una organizzazione non adeguata del dispositivo di sicurezza rispetto al grado di rischio rappresentato da un evento che prevedibilmente sarebbe degenerato in quella guerriglia che tutti abbiamo visto nelle immagini dei telegiornali. Eravamo certi che, a mente fredda, il questore avesse preso cognizione di ciò che non è andato per evitare che in futuro possano ripetersi altri gravi episodi del genere e affinché vengano adottate scrupolosamente tutte le misure preventive e organizzative per ridurre al minimo i rischi connessi al servizio; con stupore, invece, il responsabile dell’ordine pubblico in provincia ha ribadito di ritenersi soddisfatto dell’evento nel suo complesso e che i 16 feriti non sono il risultato di un servizio fallimentare ma il prezzo che l’amministrazione ha dovuto pagare perché tutto si svolgesse al meglio preservando appunto l’incolumità dei tifosi, dirigenti e squadra. Se la miglior difesa è l’attacco, il questore ha ‘puntato il dito’ contro il Ministero per i mancati rinforzi richiesti, contro i tifosi per la loro sproporzionata aggressività e contro l’impianto sportivo Del Duca per la conformazione strutturale di una parte dello stadio che non favorisce di svolgere nel migliore dei modi i servizi di ordine pubblico, situazione, a suo dire, segnalata fin dal momento dell’insediamento».
La critica
«L’auspicato confronto costruttivo, pertanto, si è rivelato insoddisfacente ed improduttivo nelle idee oltre che nelle parole – prosegue il sindacato -. Uno scarico di responsabilità da parte del questore sulla filiera gerarchico-funzionale e che non va nella direzione auspicata della tutela della sicurezza dei lavoratori. Ad oggi, il Siulp è l’unico sindacato della provincia ascolana ad avere alzato la voce su tale argomento per fare chiarezza a tutela dei colleghi e ribadisce con ancora più forza che le aggressioni o le violenze di qualsiasi genere subite delle forze dell’ordine non possono e mai potranno essere derubricate ad effetti collaterali o ‘prezzi da pagare’. Dal questore ci aspettavamo delle diverse dichiarazioni perché anche un solo collega ferito rappresenta un fallimento gestionale su cui l’amministrazione deve meditare, e che non può essere tollerato dal sindacato e su cui la Polizia ha il dovere di dare risposte forti sia ai colleghi che ai cittadini onesti».