Ascoli Piceno-Fermo

Cura delle neoplasie del sangue, la sanità picena si conferma all’avanguardia

Effettuato il primo trattamento ad un paziente affetto da linfoma attraverso la terapia con cellule 'Car-T'

Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno
L'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno

ASCOLI – Una buona notizia, quella che arriva in queste ore, per la sanità picena. L’Ast di Ascoli, infatti, si conferma all’avanguardia nella cura delle neoplasie del sangue. L’unità operativa di ematologia e terapia cellulare dell’azienda sanitaria del Piceno, diretta dal dottor Piero Galieni, è infatti uno dei due centri delle Marche accreditato dalla Regione per poter eseguire la terapia con cellule ‘Car-T’. Nei giorni scorsi, non a caso, è stato effettuato il primo trattamento ad un paziente affetto da linfoma e con le condizioni cliniche tali da poter beneficiare di questa terapia innovativa che è stata ben tollerata dal momento che non si sono manifestate complicanze maggiori e il paziente è stato dimesso dopo circa venti giorni di ricovero.

L’operazione

Il poter somministrare questa innovativa terapia presso l’ospedale di Ascoli, è il risultato di un’ottima collaborazione tra molteplici professionisti di varie unità operative dell’azienda sanitaria. L’Ast ha infatti costituito un ‘Car-T’, team multidisciplinare e multiprofessionale con ematologi, rianimatori, neurologi, trasfusionisti, cardiologi, farmacisti, e il fondamentale coinvolgimento del personale infermieristico. Una squadra, dunque, in grado di assicurare un’adeguata assistenza frutto di una formazione specifica. Un lavoro di gruppo che ha consentito di ottenere un risultato importante che qualifica la sanità del Piceno. «Si tratta di una terapia innovativa, che per ora ha riguardato un solo paziente ma che nel corso dell’anno prossimo potrà avere degli sviluppi – conferma Nicoletta Natalini, direttore generale della stessa Ast -. Ringrazio tutti i professionisti e gli specialisti che hanno lavorato a tale progetto».  

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