Ventimila pezzi tra cappelli, guanti e sciarpe sono in partenza in questi giorni, direzione Ucraina, quale dono del Cappellificio Sorbatti di Montappone (Fermo) alle popolazioni colpite dal conflitto.
«Grazie alla Cna di Fermo e alla Caritas – fa sapere l’imprenditore Attilio Sorbatti, presidente della filiera moda della Cna Federmoda territoriale – sono riuscito nel mio desiderio di donare quanto possibile a chi è in difficoltà in Ucraina per via della guerra. Ringrazio di cuore i responsabili della Comunità Ucraina Marche di Jesi che si sono subito attivati per ritirare la fornitura». La donazione comprende cappelli, scarpe e guanti invernali, da adulto e da bambino, perché “lì l’inverno dura fino a maggio”, fa notare Sorbatti.
Dalla Comunità Ucraina Marche fanno sapere che la donazione si trova al momento ad Ancona, gestita dalla Protezione Civile, per essere smistata, selezionata e caricata sui mezzi disponibili al viaggio verso le città ucraine in difficoltà.
Il Cappellificio Sorbatti di Montappone è un’azienda che lo scorso anno ha compiuto 100 anni di attività. È stata fondata nel 1922 a Montappone, nelle Marche, tra Fermo e Macerata, da Attilio Sorbatti e sua moglie Ester. Dal fondatore Attilio ai tre figli Filippo, Ermanno e Nerino fino alla terza generazione: i nipoti Marco e Attilio. Nel corso degli anni l’azienda è progressivamente cresciuta restando comunque a conduzione familiare. Dall’originario carattere di manifattura, il cappellificio si è trasformato in una moderna, dinamica industria di cappelli e berretti, radicata nella tradizione imprenditoriale delle Marche. Lo stabilimento principale si trova a Montappone, nel cuore del cosiddetto “Centro Internazionale del Cappello”. Il magazzino è a Monte Vidon Corrado, mentre sulla Strada Provinciale Montapponese si trova l’outlet aziendale, uno dei pochissimi punti vendita del centro Italia dedicato quasi esclusivamente alla vendita di copricapi.