Ascoli Piceno-Fermo

Decreto sostegni, scoperta falsa domanda per ricevere fondi. Truffa nel Piceno

La società ha ottenuto un contributo a fondo perduto pari a 150mila euro. Acquistato un camion per attività estranea in Puglia. Ecco i dettagli dell'operazione svolta dalla guardia di finanza di Ascoli

La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno

ASCOLI – Proseguono gli interventi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno orientati
alla ricerca e repressione delle frodi in danno del bilancio nazionale, regionale e locale, nel
settore dei contributi a fondo perduto previsti dal “Decreto sostegni”.

La normativa ha introdotto dei contributi direttamente erogati dall’Agenzia delle Entrate e destinati ai soggetti
economici, esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo titolari di partita Iva, colpiti dalla crisi economica,
conseguente alle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica “Covid-19” e che hanno visto un
decremento di almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020,
rispetto all’analogo dato riferito all’anno 2019.

In particolare, le indagini, condotte in diverse località della provincia, hanno permesso di accertare la falsità dei
dati inseriti nella domanda presentata telematicamente da una società di persone all’Agenzia delle Entrate che,
negli anni presi a base per la quantificazione del contributo, a fronte di marginali volumi d’affari conseguiti
nell’anno 2019 e, addirittura, zero nel 2020, ha autocertificato falsamente ricavi rispettivamente per oltre 4
milioni di euro e per circa 1 milione di euro.

Mediante l’utilizzo dell’istanza presentata con dati mendaci, la società ha indebitamente ottenuto il contributo a
fondo perduto di 150mila euro. “Fondi nel Piceno e camion nel Foggiano”. È questa la conclusione cui sono giunti i militari appartenenti al Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Ascoli Piceno, poiché, parte dei contributi illecitamente percepiti sono stati impiegati per fini estranei all’attività della società con l’acquisto di un camion effettuato a nome di un soggetto giuridico pugliese, rendendosi quindi responsabile anche del reato di autoriciclaggio, oltre che di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il corretto impiego dei fondi pubblici aiuta la crescita produttiva e occupazionale, la Guardia di Finanza, quale
organo di polizia economico-finanziaria, ha il compito di intercettare le condotte illecite per tutelare il bilancio
dello Stato e degli enti locali e contribuisce, nell’attuale congiuntura, ad arginare l’impatto negativo della crisi
economica e sociale conseguente all’emergenza pandemica e sostenere il rilancio del paese.