ASCOLI – «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Così recita l’articolo 32 della Costituzione, preso come ispirazione da un gruppo di cittadini che, ad Ascoli, ha deciso di costituirsi in un comitato di volontari per il diritto alla salute. Giovedì sera, tra l’altro, proprio questo nuovo comitato ha illustrato alla città le modalità su come vedere garantito il diritto di accesso alle cure, a causa di liste d’attesa oltre i tempi previsti dalla legge.
L’obiettivo
L’incontro si è svolto al palazzo dei Capitani e ha visto anche la partecipazione del segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli. «Tanti cittadini si sono rivolti al comitato in quanto la nostra Ast, purtroppo, non è stata in grado di dare le risposte auspicate, nonostante la professionalità del personale dipendente – spiega Ameli -. In questi giorni si è parlato di numeri, ma ogni numero rappresenta una persona e una storia a volte di malattia. C’è una via d’uscita? Si. Con un sistema sanitario che deve essere riorganizzato con medici di famiglia sempre più formati, valorizzati e dotati di strumentazione diagnostica in grado di non intasare le strutture di emergenza urgenza con richieste di prestazioni inappropriate. Quel famoso filtro che oggi non c’è, per giochi politici di bassa lega».