Ascoli Piceno-Fermo

Disagio giovanile in crescita: ad Ascoli contributi per chi progetta azioni di contrasto

I destinatari dei contributi saranno le organizzazioni di volontariato e promozione sociale. Focus sulle dipendenze tecnologiche dopo la pandemia

Foto di repertorio

ASCOLI – In arrivo ad Ascoli contributi per la realizzazione di progetti finalizzati al contrasto del disagio giovanile. I destinatari sono le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale e le Fondazioni del Terzo settore iscritte all’Anagrafe Onlus. Lo rende noto l’Amministrazione comunale.

Focus sulle dipendenze tecnologiche

L’Ambito territoriale Sociale XXII, di cui il Comune piceno fa parte, vuole promuovere tra i giovani programmi che puntino al benessere, alla socializzazione e alle opportunità di crescita, offrendo ai ragazzi momenti di aggregazione e confronto educativo. Le proposte dovranno avere in particolare un focus sulle dipendenze tecnologiche : questo perchè esse hanno influito molto sulla psicologia e sui comportamenti delle fasce giovanili durante la crisi sanitaria.

Massimiliano Brugni
Massimiliano Brugni

Rilanciare uno stile di vita sano

«Vogliamo promuovere uno stile di vita sano tra i ragazzi – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – e questo obiettivo è ancor più urgente dopo l’esperienza del lockdown e di tutte le limitazioni dovute al Covid. Il disagio giovanile è un problema molto sentito e le sue manifestazioni sono le più disparate, quindi per combatterlo servono iniziative come questa».

L’intervento previsto dovrà definire iniziative che promuovano uno stile di vita sostenibile ed inclusivo, oltre che una cultura pacifica e non violenta, con lo scopo di rafforzare forme di cittadinanza attiva e globale che potenzino le relazioni sociali.

La lotta contro l’isolamento sociale.

«La lotta al disagio e all’isolamento passa anche attraverso la socializzazione – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni – e questi aspetti assumono ancor più importanza in questa fase, in cui i giovani si trovano a dover affrontare le conseguenze, anche sociali e psicologiche, della pandemia. In questo senso è fondamentale l’attenzione rivolta alle dipendenze tecnologiche, un rischio molto presente e che va contrastato in modo forte».

Ogni soggetto beneficiario può presentare un solo progetto, singolarmente o in collaborazione con altre organizzazioni.