ASCOLI – Parte oggi – 28 marzo – a San Benedetto del Tronto, la 27esima edizione del Premio Libero Bizzarri. Una delle più importanti rassegne italiane del documentario, si svolgerà solo in streaming per le restrizioni covid. Ma sarà interamente visibile sul portale mymovies.it.
Organizzata dalla Fondazione Bizzarri insieme all’Amministrazione comunale, ed il supporto di enti regionali e nazionali, la manifestazione vedrà nella prima giornata la proiezione di nove film, di ambientazione e provenienza diversa. Da sottolineare subito l’evento principale per la città, che viene ospitato nella sezione eventi. Si tratta della trasmissione del documentario «Dirò del Rodi» di Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti (2020, 28’), prevista alle 17:30.
Racconta il naufragio del motopeschereccio Rodi , avvenuto il 23 dicembre del 1970 a poche miglia di distanza dal porto di San Benedetto del Tronto (AP). Morirono in quella tragedia i 10 membri dell’equi paggio, ma i loro corpi restarono imprigionati per giorni nel relitto e le operazioni di recupero tardarono. Tanto che la città intera insorse facendo sentire la propria voce e bloccando il Paese per giorni, attraverso l’occupazione della stazione ferroviaria e della Statale 16 Adriatica. Una protesta senza precedenti dai risvolti inaspettati e che culminò con la stipula del primo contratto di lavoro per i lavoratori del mare.
A seguire la rassegna prevede la proiezione poi di «Mare ‘ngannatore» di Carola Pignati (2020, 4’ 35”). Il cortometraggio porta alla luce il passato della civiltà marinara di San Benedetto del Tronto che, con vero coraggio e spesso tanto rischio, aveva decisamente osato per l’incremento dell’attività peschereccia, ritenuta vitale per il proprio paese.
Per tornare all’inizio, il Premio Bizzarri – dedicato alla memoria del giornalista e regista Libero Bizzarri (nato a Montalto Marche nel 1926 e morto a San Benedetto nel 1986) – vede in programma per gli Omaggi la presentazione di due brevi opere ma dal grande valore storico e sociale.
La prima, alle 15,30 è «Boccioni e i futuristi» realizzata proprio da Libero Bizzarri (1961, 11’) Il documentario analizza il movimento futurista attraverso opere e studio di Umberto Boccioni e di altri maestri. La seconda è «Essere Donne» di Cecilia Mangini (1964, 29’): una tra le prime indagini cinematografiche sulla condizione femminile in Italia, analizzata nei suoi diversi aspetti: economici, sociali, psicologici, di costume.
Per la sezione Mediateca, il Premio prevede poi alle 16,30 la proiezione de “Il limite” di Rossella Schillaci (2012, 55’) che indaga la vita quotidiana dell’equipaggio di un peschereccio d’altura siciliano tra l’Italia, la Tunisia e la Libia e che diventa specchio del presente e racconta della crisi che produce effetti sull’intera esistenza dei pescatori, confinati per lunghi mesi tra la stiva ed il ponte.
In programma dopo gli Eventi, alle 18,15 per la sezione European Doc il film
«La nostra pietra» di Alessandro Soetjie (Germania, Italia 2018, 72’). In esso si racconta della storia del dissacrante, anticonformista ed iconoclasta Daniele Kihlgren, che è il terzogenito ribelle di una ricca famiglia italiana di imprenditori del cemento e che alla fine degli anni Novanta visita a cavallo della sua moto Santo Stefano di Sessanio, un borgo medievale aggrappato su una cima delle aspre montagne abruzzesi. Da li la sua vicenda originale.
Il Premio Libero Bizzari prevede inoltre alle 19,30, per Concorso ItaliaDoc la proiezione di «Black Samurai» di Luigi Maria Perotti (2021, 52’) e
«Climbing Iran» di Francesca Borghetti (2020, 53’) . In conclusione, alle 21,30 il corto «Cent’anni» di corsa di Doemenico G.S. Parrino (2018, 17’ 31”), filmato che racconta la storia di Giuseppe Ottaviani, un atleta di 100 anni di età.