ASCOLI – Sette posti letto per consentire alle persone che non hanno un tetto, e in città ce ne sono purtroppo diverse, di trascorrere la notte al caldo e con un minimo di serenità. È quanto allestito all’interno della casa di accoglienza ‘Sant’Emidio’, che si trova ad Ascoli a ridosso della cattedrale. La struttura è gestita dal Pas, ovvero il polo per l’accoglienza e la solidarietà, in sinergia ovviamente con l’assessorato ai servizi sociali del Comune e con la diocesi.
La benedizione del vescovo
Nei giorni scorsi, il dormitorio ha ricevuto la benedizione da parte del vescovo Gianpiero Palmieri, il quale ha invitato tutti a ‘farsi casa’ per le persone che arrivate lì evidentemente sono mancanti non solo di mura, ma anche di calore umano e di un senso di famiglia. I primi ospiti sono già arrivati: si tratta di un paio di persone, per il momento. ≪La struttura resterà aperta dalle otto della sera fino alle otto del mattino, mentre durante il giorno resterà chiusa – spiega Pino Felicetti, presidente del Pas -. L’obiettivo, infatti, è quello di togliere le persone dalla strada e dal freddo durante la notte. Le stanze sono provviste di servizi igienici e saranno destinate a quelle persone bisognose che ci verranno segnalate dai servizi sociali del Comune o dal centro di ascolto della Caritas. Nella nostra città ci sono parecchie persone che non hanno un tetto. Non si può parlare di una vera e propria emergenza, se paragoniamo i numeri a città più grandi – conclude Felicetti -, ma ci sono comunque tanti bisognosi che hanno bisogno di un aiuto concreto. E noi, nel nostro piccolo, proviamo a stargli accanto≫.
L’assessore alle politiche sociali
≪Ascoli sta diventando sempre più inclusiva e solidale – prosegue l’assessore Massimiliano Brugni -. Fino ad oggi il Comune si è dato da fare per offrire un tetto a chi non lo ha, magari sistemando queste persone nei bed&breakfast. Ora, però, c’è questo servizio aggiuntivo che ci consentirà di rispondere, in modo migliore, alle esigenze dei più fragili≫. Alla benedizione delle stanze da parte del vescovo, oltre al presidente Felicetti e all’assessore Brugni, hanno partecipato anche don Alessio Cavezzi, direttore della Caritas diocesana e i rappresentanti delle altre associazioni cittadine che hanno collaborato alla riuscita del progetto. La casa ‘Sant’Emidio’, realizzata nell’ex casa del clero, era stata inaugurata già qualche tempo fa dopo essere stata riqualificata a seguito del terremoto del 2016.