ASCOLI – Un voto che ha premiato la continuità amministrativa. È quello emerso nelle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre svoltesi nei piccoli centri della provincia di Ascoli. E questo sia dove c’è stata battaglia vera tra i diversi competitori, come a Montegallo dove erano 4 i candidati sindaci, che negli altri paesi del territorio.
La popolazione ha bisogno di sindaci e funzionari che dopo i danni prodotti dal terremoto e gli effetti delle crisi che si sono succedete negli ultimi anni, risolvano i problemi senza troppi proclami politici o ideologici. Ed anche se per quanto concerne la ricostruzione le cose sono andate molto a rilento, con lavori e interventi che sono partiti solo nell’ultimo anno, pochi residenti se la sono sentita di sostituire primi cittadini e squadre che almeno avevano accumulato esperienza sul campo, dando il loro contributo per la ripresa della vita sociale locale.
Franchi vuole la Zona Franca per Arquata e dintorni
È il caso, per esempio, di Arquata del Tronto, il paese con le frazioni più distrutte dalle scosse del 2016 e che sta cercando faticosamente – burocrazia e governi permettendo – di uscire dal tunnell e immaginare un nuovo futuro. Per questo anche il giovane vicesindaco Michele Franchi, ora 40enne ha ottenuto un consenso molto ampio in questa tornata elettorale, raggiungendo il 72% dei consensi. «La vittoria così netta è dovuta al lavoro compiuta per la gente da un’ottima squadra che abbiamo messo in campo – dice Franchi – e che si impegnerà anche nel futuro per il rilancio del paese e del territorio. Le persone hanno anche premiato una continuità che unita ad un gruppo di giovani saprà di certo costruire una prospettiva diversa per Arquata e le sue frazioni, cominciando dall’accellerare l’opera ricostruttiva con i piani attuativi sia nelle zone perimetrate che in quelle che non lo sono. Speriamo comunque che il nostro paese come gli altri montani interessati dal sisma possano avere a breve quella Zona Franca fiscale che tanto aiuterebbe il rilancio economico del comprensorio».
Capanna vince a Montegallo per 3 voti
A Montegallo, nel cuore dei Monti Sibillini, poco a nord di Arquata l’inattesa sfida elettorale a quattro è stata vinta da Sante Capanna. Per lui solo 3 voti in più del secondo classificato Giorgio Lappa, a significare una vittoria conquistata proprio al rush finale. E sebbene dopo l’era Fabiani il primo cittadino del paese sia nuovo, la squadra messa in campo rappresenta in maniera evidente la continuità amministrativa.
Completare le opere avviate
Il vicesindaco e due assessori della precedente Giunta erano nella lista di Capanna, e questo dimostra quale sia l’indirizzo scelto dai residenti di Montegallo e delle sue 23 frazioni. «Il risultato ha premiato la semplicità e serenità della nostra campagna elettorale – spiega Capanna- centrata su proposte concrete e realizzabili e non su proclami senza alcuna base. Ora vogliamo completare il programma già avviato dalla precedente amministrazione, con opere come il recupero della piscina, l’adeguamento degli impianti sportivi o la velocizzazione della ricostruzione nei borghi più colpiti». Insomma il cambiamento può aspettare e la gente di montagna preferisce puntare su amministratori che conosce personalmente – anche se insoddisfatta in alcuni casi del loro lavoro – piuttosto che rischiare novità che non ama.
Anche ad Acquasanta Terme il voto è andato in questa direzione, anche se il candidato era unico, nella persona del sindaco uscente Sante Stangoni. Ed anche nel piccolo borgo di Force, il nuovo sindaco Amedeo Lupi non ha avuto avversari nella tornata amministrativa appena conclusa.