ASCOLI – Si infiamma, anche ad Ascoli, il clima in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Un appuntamento sentito, al quale parteciperà anche il cosiddetto ‘Terzo Polo’, ovvero l’asse composto da Azione, il movimento guidato da Carlo Calenda, e Italia Viva, il partito rappresentato dall’ex premier Matteo Renzi. Questa mattina, in città, sono stati presentati i candidati riferiti al territorio Piceno. Per la Camera dei deputati si tratta di Tommaso Fagioli, Maria Rita Morganti e Maria Stella Origlia, mentre il candidato al Senato è Fabio Urbinati.
Le proposte
«Noi rappresentiamo una valida alternativa e speriamo che la popolazione lo capisca – hanno spiegato i candidati -. Votare il ‘Terzo Polo’ vuol dire concedere un’opportunità importante al nostro paese. Noi, infatti, puntiamo sulla competenza, in un territorio ricco di operosità, dove è obbligatorio porre attenzione al mondo giovanile e alla formazione. Inoltre, diciamo no alle politiche di assistenzialismo. Insomma, abbiamo un programma molto dettagliato e invitiamo gli elettori a contattarci, a venire ai vari incontri che abbiamo promosso sul territorio e a porci ogni singola domanda». A proposito di incontri, infatti, sia oggi che domani pomeriggio, verranno allestiti degli stand informativi in viale Moretti, a San Benedetto.
Il programma
Tra i punti cardine del programma elettorale del Terzo Polo, spicca sicuramente il nucleare pulito, per poter fare subito un decreto legge che affronti il caro energia. Inoltre, si parla anche di scuole, che dovranno essere maggiormente efficienti dal punto di vista energetico e soprattutto sotto il profilo della tecnologia. «Dobbiamo guardare al futuro, ma anche al presente – hanno confermato, in coro, i candidati -. Che succede a ottobre con le bollette che non si riusciranno a pagare? Stacchiamo tutto? È impensabile. Come è impensabile non ripartire dalle infrastrutture, in primis dall’A14 il cui stop per il 70% delle colpe è delle amministrazioni locali». «Chi si candida al Parlamento deve pensare alle nuove generazioni – ha concluso Maria Stella Origlia -, che significano sviluppo per un paese civile. Per questo punteremo sempre più sugli Its, che il centrosinistra ha inventato e poi abbandonato».