ASCOLI – Il centrosinistra di San Benedetto non sembra trovare ancora un accordo sul come e con chi voglia presentarsi alle elezioni comunali dell’autunno prossimo. L’unica cosa certa è che ufficialmente il Partito Democratico e le liste Articolo Uno e Nos rifiutano l’ipotesi delle Primarie per scegliere un nome che possa guidare la coalizione. E tanto meno possono convergere su questo percorso i Cinquestelle, con i quali è in corso da settimane un dialogo aperto.
Sulle Primarie invece insiste ancora Paolo Canducci, candidato sindaco di Verdi-Rinasci Marche. Il quale ha detto no ai nomi finora emersi nel tavolo del centrosinistra: prima il segretario Pd Claudio Benigni (poi ritiratosi dalla corsa) e poi l’esponente della società civile, indicata dai Dem, Aurora Bottiglieri.
Alle reiterate richieste di Canducci, che secondo alcuni esponenti dell’area progressista è appoggiato da ex leader e amministratori pubblici dell’area democratica che non vogliono esporsi, risponde stizzita Diana Palestini, presidente dell’Assemblea comunale dei circoli del Partito Democratico.
«Il nostro partito ha già ufficializzato la propria scelta proponendo come candidata Sindaco la dottoressa Aurora Bottiglieri – premette Palestini- e ottenendo su questa indicazione il sostegno di Articolo Uno e lista civica Nos.
Nel corso della presentazione della candidata, come già in altre occasioni, il Partito Democratico ha ribadito che siamo aperti al confronto costruttivo con tutte le formazioni e partiti di centrosinistra, compreso il Movimento 5 Stelle, confronto già iniziato proficuamente e che ha già escluso il ricorso alle primarie. Ciò nonostante ancora Canducci e solo lui – continua la dirigente Pd- chiede le primarie: ma con chi? Canducci afferma che la nostra candidata è frutto di una decisione ristretta a tre persone: ma lui c’era al tavolo? E dichiara poi che buona parte del PD è contrario: ma il 5% è buona parte?».
Insomma, una risposta chiara e diretta ad un presunto alleato che sembra fare corsa per conto suo, e da tempo. E che non sia disposto a confrontarsi molto con i rappresentanti degli altri partiti e movimenti, a cominciare naturalmente dal più grande, quello dei Dem che ha governato spesso nel passato a San Benedetto.
«Conosco Aurora Bottiglieri da molti anni – tiene a sottolineare Diana Palestini – siamo amiche e colleghe, la stimo profondamente perché conosco la sua trasparenza, il rigore e la passione che mette nel lavoro e nel suo impegno sociale. Lei è la migliore figura che potevamo individuare nella nostra città, una donna, sottolineo donna, sempre naturalmente vicina ad ogni impegno che si riconosce nei valori di sinistra. Rimarco che la scelta del suo nome nel PD è avvenuta seguendo tutti i passaggi democratici previsti ed ha ottenuto un apprezzamento plebiscitario».
Vedremo se la linea presa dai Dem e dai suoi alleati più stretti, diventerà quella prevalente nel centrosinistra. Tanto più che oltre al nodo Canducci, deve risolvere anche quello dell’accordo eventuale con il Movimento 5Stelle, in funzione antidestra.
E anche qui le questioni restano al momento irrisolte. I grillini vogliono il loro Serafino Angelini, militante storico e geologo come candidato sindaco alle prossime elezioni. E al momento sembrano disposti a trattare su tutto meno che sul loro esponente.
Anche perché, secondo voci interne al centrosinistra, nell’area democratica alcuni sarebbero propensi ad accettare Angelini come guida della coalizione, pur di fare l’alleanza ed evitare una nuova sconfitta alle amministrative contro la destra. La situazione dunque, nello schieramento progressista di San Benedetto appare ancora molto complessa, con diversi nodi politici da sciogliere. Intanto l’estate si avvicina e la consultazione elettorale è sempre più prossima.