ASCOLI – Le segnalazioni, ormai, si susseguono da anni. Sia da parte dei singoli cittadini che delle associazioni. Ma la situazione non cambia. Avvolta tra le sterpaglie e completamente abbandonata. È questa la drammatica fine fatta dalla pista ciclopedonale adiacente il fiume Castellano, ad Ascoli, che collega la cartiera papale alla zona di Porta Torricella. Ormai, di fatto, attraversarla è divenuta un’impresa. L’erba altissima ne rende difficile la fruizione, anche perché d’un tratto la pista si interrompe e non è più possibile passare, a causa di una frana risalente a quasi dieci anni fa.
La storia della struttura
L’opera venne inaugurata nei primi anni del Duemila per favorire passeggiate, pedalate e corsette in uno scenario suggestivo, all’insegna della natura. Peccato, però, che sia durata pochissimo, a causa della mancata manutenzione da parte delle istituzioni nonostante le continue segnalazioni da parte delle tante associazioni del territorio che hanno a cuore il benessere della città. Nell’area, spesso, ci sono state delle frane, a causa del maltempo. E proprio un movimento franoso, nel 2013, rese impercorribile la pista nel tratto finale. Una frana mai rimossa, nonostante ormai siano passati quasi dieci anni da quel momento. E, di recente, è diventato complicato anche percorrere il tratto iniziale della ciclopedonale, visto che l’erba è altissima e si rischia di restare incastrati tra i rovi.
Per non parlare, poi, del fatto che nelle ore notturne quel luogo è divenuta tappa fissa per gli spacciatori, visto che non ci sono luci né telecamere. Non è nemmeno chiaro di chi sia la proprietà della pista. Molto probabilmente è della Provincia, quindi spetterebbe a palazzo San Filippo il compito di porre rimedio alla situazione, qualora si volesse valorizzare ulteriormente la zona del fiume Castellano. Un’area nella quale la natura si presenta in tutto il suo splendore e, soprattutto d’estate, si riempie di turisti e curiosi. Peccato, davvero, che ci si trovi però di fronte a uno spettacolo così triste.