FERMO – Nei giorni scorsi, sono stati intensificati i controlli nell’ambito del contrasto alle pratiche illecite connesse all’applicazione del cosiddetto “decreto flussi 2024”, condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno con la collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Gli accessi ispettivi hanno consentito di individuare in Montefiore dell’Aso un’azienda agricola risultata irregolare, dove i due titolari, un uomo 56 del Bangladesh e una italiana 60enne della provincia di Napoli, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Fermo per i reati di sostituzione di persona, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e inoltre, per aver inserito fraudolentemente 11 istanze per l’ingresso di altrettanti lavoratori stranieri presso la citata azienda agricola.
Il controllo di un’azienda agricola sita nel Comune di Grottazzolina, ha invece permesso di accertare altre irregolarità, stavolta ad opera di un dipendente che all’insaputa della titolare, sembrerebbe aver inserito fraudolentemente 20 istanze per l’ingresso di lavoratori stranieri. L’uomo, 48enne di nazionalità marocchina, è stato denunciato per sostituzione di persona, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché querelato dalla sua titolare, proprietaria dell’attività agricola.