FERMO – Quasi 200 chili di marijuana recuperata dalle Fiamme Gialle, la droga avrebbe fruttato un milione e ottocentomila euro. Nei giorni scorsi, in due distinte operazioni, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel corso di attività finalizzate alla repressione del traffico di stupefacenti, hanno effettuato alcuni controlli presso i depositi di diversi spedizionieri, che hanno consentito di individuare diversi pacchi che emanavano un forte odore di marijuana, destinati ad un’azienda attiva nel settore della rivendita di cannabis light. Gli accertamenti nell’immediato, svolti sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno portato al rinvenimento di numerosi colli contenenti complessivamente 180 chili circa di marijuana, in alcuni casi muniti di documentazione risultata non conforme e/o in regola con la vigente normativa, in altri totalmente sprovvisti di idonea certificazione. I citati quantitativi di stupefacente sono stati sottoposti a sequestro, con contestuale deferimento alla competente Autorità Giudiziaria del legale rappresentante della società destinataria della sostanza. Le condotte segnalate sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Fermo; si sottolinea che sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna. Lo stupefacente sarà sottoposto, non appena disposto dall’Autorità Giudiziaria, alle previste analisi di laboratorio volte a confermarne il principio attivo.
L’operazione, che ha assestato un duro colpo ai canali di approvvigionamento nel territorio fermano, si inserisce in un più ampio servizio volto a prevenire e contrastare i traffici illeciti, tra cui appunto quelli di stupefacenti, a dimostrazione del forte impegno profuso dal Corpo a tutela della legalità e della salute pubblica, impedendo l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di sostanze, la cui vendita, che aumenta in modo esponenziale durante il periodo estivo, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe altresì fruttato ingenti guadagni.