Ascoli Piceno-Fermo

Fermo, catturati due latitanti internazionali. Cooperazione tra carabinieri e polizia tedesca

Due soggetti nei guai: uno è stato individuato e scoperto in Germania; l'altro a Venezia. Ecco le loro storie

FERMO – NeI giorni scorsi, grazie alla cooperazione internazionale tra polizia tedesca e Carabinieri, in stretta sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol, l’Arma di Fermo ha ottenuto l’arresto di due latitanti internazionali. Nel primo caso, un italiano pregiudicato di 52 anni, gravato da un mandato di Arresto Europeo (M.A.E.) emesso nel marzo 2021 dalla Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Perugia è stato localizzato e arrestato in un paese della Renania Settentrionale-Vestfalia.

Il latitante, è stato individuato a Gevelsberg grazie all’incessante e articolata attività info-investigativa svolta dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Fermo, in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Fermo, in stretta cooperazione con le autorità tedesche e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Il soggetto era gravato da una pena residua di 5 anni, 5 mesi e 5 giorni di reclusione, derivante da una sentenza emessa per il reato di estorsione continuata, commessa a Perugia il 29 luglio 2011. Il latitante era attivamente ricercato dal 11 marzo 2021, quando è stato emanato il mandato internazionale a suo carico. L’arresto è stato possibile grazie alla sinergia tra i carabinieri e le forze dell’ordine tedesche, dimostrando il valore della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine transnazionale. Il latitante è attualmente in custodia a disposizione della Procura Generale di Hamm, in Germania, in attesa delle procedure di consegna ai fini dell’esecuzione della pena in Italia.

Questo successo rappresenta un esempio tangibile di come la collaborazione tra diverse agenzie di polizia, nazionali e internazionali, possa portare a risultati concreti nella lotta contro il crimine. Nel secondo caso, un altro latitante italiano è stato riportato in patria per scontare la condanna. L’uomo è stato arrestato a Venezia presso l’aeroporto internazionale “Marco Polo” dalla Polizia di Frontiera Aerea che ha comunicato con soddisfazione l’avvenuta cattura del pericoloso latitante classe 1973, soggetto a ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Ancona. L’uomo, gravato da una pena residua di 8 anni, 3 mesi e 29 giorni di reclusione per i reati di estorsione, rapina e spaccio, aveva commesso tali crimini nella provincia di Fermo tra novembre 2001 e giugno 2012.

L’attività incessante e articolata condotta dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Fermo, supportata da attività tecnica e dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ha portato alla localizzazione del latitante in Germania. A seguito di tale localizzazione, l’Autorità Giudiziaria competente ha emesso un provvedimento di cattura europeo. Tuttavia, la polizia tedesca aveva apposto un veto su tale provvedimento, limitandone l’efficacia sul territorio tedesco a causa di procedure penali pendenti in quel paese a carico del ricercato. Nonostante ciò, a causa di ragioni di ordine e sicurezza pubblica, il collaterale tedesco ha poi deciso l’espulsione del latitante, attivamente ricercato dal luglio 2020, scortandolo con un volo diretto da Stoccarda a Venezia. L’ordine di carcerazione è stato tempestivamente trasmesso dai carabinieri di Fermo (che avevano in carico l’attività di indagine per le ricerche del latitante) alla Polaria di Venezia per l’esecuzione e la notifica.

Grazie alla determinazione e alla collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e tedesche, è stato possibile assicurare alla Giustizia un individuo colpevole di gravi reati. Il latitante è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Venezia, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’espiamento delle pene inflitte. La cattura di questo pericoloso criminale rappresenta un importante successo per la lotta contro il crimine e testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela della legalità.