Ascoli Piceno-Fermo

Fermo, erano finti il veterinario e le buste paga, truffata una 46enne. Denunciato un anconetano

Nell'attività contro le truffe dei carabinieri, denunciati anche una 37enne laziale che non aveva mai inviato i container venduti e un 39enne casertano, falso operatore di una assicurazione

PEDASO – Nei giorni scorsi, nel comune di Pedaso, i militari della Stazione dei Carabinieri hanno concluso le indagini a seguito della denuncia presentata da un residente ed hanno deferito all’Autorità giudiziaria una donna laziale di 37 anni. La donna, attraverso il portale “Market Place” aveva posto in vendita due container al prezzo di 3.500 ed era riuscita a farsi versare la somma pattuita per concludere la transazione, su un conto corrente a lei intestato, per poi rendersi irreperibile e non inviare la merce.

Un’altra tipologia di truffa invece è stata scoperta dai Carabinieri di Porto San Giorgio, dove i militari, dopo i dovuti accertamenti hanno denunciato un anconetano di 40 anni per il reato di truffa e sostituzione di persona. L’uomo, infatti, si è finto veterinario, nonché mandatario di una multinazionale di proprietà del padre, inducendo una donna di 46 anni di Fermo, a licenziarsi come segretaria per firmare un contratto di assunzione, sempre con lo stesso incarico, con la multinazionale che l’individuo diceva rappresentare e che dai successivi accertamenti è risultata falsa. La malcapitata ha lavorato per circa due mesi senza percepire lo stipendio, ma ricevendo solo buste paga anch’esse risultate false.

Un altro episodio si è consumato a Montegranaro dove i Carabinieri della locale Stazione, dopo gli accertamenti dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, hanno denunciato un uomo di 39 anni di Caserta che telefonicamente, fingendo di essere un operatore telefonico dell’istituto di assicurazione “Linear Group Unipol Assicurazioni”, ha fornito istruzioni per l’attivazione di una polizza R.C.A., mai emessa, facendosi accreditare dal malcapitato, un residente di 57 anni, la somma totale di 500 euro circa su una carta a lui intestata.

L’Arma ha impiegato molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione di tali reati, la maggiore attenzione è dovuta ad un aumento delle truffe “on line”, purtroppo sempre più frequenti e sempre più elaborate. Le transazioni on-line aprono lo scenario a nuove forme di crimine come il furto dei codici delle carte di credito oppure la violazione all’accesso e all’uso dei dati sensibili. È importante tenere a mente alcuni consigli:

– diffidare da acquisti molto convenienti e facili guadagni. Spesso si tratta di truffe o di merce rubata;

– non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non si è certi della provenienza;

– non accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute.

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