ASCOLI PICENO – Si è svolta ieri, sabato 10 dicembre, al Teatro dell’Aquila a Fermo la 18°edizione de “La Giornata delle Marche”. Al termine dell’evento si è svolta la consueta cerimonia di premiazione ai marchigiani che si sono distinti nei diversi campi professionali con la consegna del premio speciale del presidente della Regione allo storico dell’arte Stefano Papetti e del “Picchio d’oro” al professore Saverio Cinti.
L’iniziativa
Istituita con la legge regionale n. 26/2005, allo scopo di “riflettere e sottolineare la storia, la cultura, le tradizioni e le testimonianze della comunità marchigiana, per rafforzarne la conoscenza e il senso di appartenenza”, la Giornata delle Marche viene celebrata ogni anno il 10 dicembre.
Il tema dell’edizione 2022 è stato “La sanità che cambia” in una prospettiva di sviluppo della sanità territoriale, sempre più al centro delle politiche sanitarie dopo la pandemia da Covid-19.
Al termine dell’evento si è svolta la consueta cerimonia di premiazione ai marchigiani che si sono distinti nei diversi campi professionali con la consegna del premio speciale del Presidente della Regione e del “Picchio d’oro”.
I premi
Il premio speciale che è stato consegnato dal presidente Francesco Acquaroli è andato a Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno, della Galleria Civica di Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” e del Museo dell’Arte Ceramica.
Docente di museologia e restauro dei beni culturali presso l’Università degli studi di Camerino, curatore scientifico delle collezioni comunali di Ascoli Piceno e Presidente della Fondazione Salimbeni di San Severino Marche , si occupa da quarant’anni dello studio dell’arte marchigiana rinascimentale e barocca, organizzando diverse esposizioni sia in Italia che all’estero. Nel corso degli anni ha pubblicato circa un’ottantina di volumi dedicati principalmente al contesto artistico marchigiano ed i suoi articoli sono apparsi anche sull’Osservatore Romano e sul Sole 24 Ore.
Entusiasmo e soddisfazione da parte del professor Papetti: «È stato scelto uno storico dell’arte – ha detto Papetti – perché si è compreso che lo studio e la valorizzazione del patrimonio artistico non è semplicemente una ricerca estetica, ma rappresenta un volano per l’economia visto che le Marche in questi anni hanno prodotto studi, mostre e percorsi che hanno portato decine di migliaia di visitatori. Tutto ciò è merito della politica culturale che la Regione sta portando avanti. Per quanto mi riguarda sono quaranta anni che studio l’arte marchigiana e sono molto contento che sia stato riconosciuto il fatto che insieme a tante altre persone siamo riusciti a realizzare nella nostra regione delle iniziative che hanno contribuito a valorizzare il nostro patrimonio artistico».
Il Picchio d’oro è andato invece a Saverio Cinti, professore emerito di anatomia umana della Politecnica delle Marche.