ASCOLI – «Sulla ferrovia dei due Mari occorre passare dalle parole ai fatti».
È quanto hanno dichiarato oggi in conferenza stampa i consiglieri comunali dell’opposizione ad Ascoli, annunciando di voler presentare in assemblea un atto che impegni tutto il consesso civico cittadino ad aderire al Manifesto per la realizzazione dell’opera. E questo per ribadire che la ferrovia tra Ascoli e Roma (via Antrodoco, nel reatino) – di cui peraltro non è stato ancora definito un progetto – non può restare solo un annuncio da parte del sindaco Marco Fioravanti, o della maggioranza consiliare.
«Bisogna essere concreti e non dare false illusioni ai cittadini – ha spiegato Francesco Ameli, capogruppo Pd -. Già nel passato la politica si era occupata della questione, sia in Parlamento che da parte della Regione Marche, che aveva sollecitato uno studio di fattibilità sull’infrastruttura. Ora il sindaco l’ha rilanciata, ma siamo lontani dalla possibile realizzazione in breve tempo, tanto più che i fondi per costruirla non rientrano nel Recovery Fund. Fioravanti – ha aggiunto Ameli – solleciti piuttosto la Giunta regionale a chiarire se la Ferrovia dei Due Mari sia una priorità per l’ente o meno.Con ciò spiegando quali poste di bilancio possano essere utilizzate per lo scopo».
Il richiamo del capogruppo Pd alla Regione, ora governata dalla destra, è anche ai suoi assessori ascolani come Castelli e Latini, che sull’opera e l’adesione al manifesto da parte di tutte le categoria produttive, sarebbero rimasti in silenzio.
«Il sindaco di Ascoli non può fare solo annunci e propaganda – ha sostenuto il consigliere dei 5Stelle, Massimi Tamburri – e ricordo che le sue competenze sono altre, a cominciare dalla necessaria modifica del Piano regolatore cittadino nel caso l’opera venisse messa in cantiere. Per adesso di concreto non c’è nulla».
Sulla stessa linea anche gli interventi dei consiglieri Pd, Pietro Frenquellucci e Massimo Speri, della lista Ascoli e Partecipazione: «Fioravanti si occupi delle molte emergenze locali non risolte – ha detto quest’ultimo – a cominciare dalle scuole. Come possiamo poi ambire a diventare città europea della cultura, se per la pavimentazione di Piazza Arringo dobbiamo coinvolgere i residenti?»
Insomma, per la Ferrovia dei Due Mari che forse verrà realizzata tra 20 anni c’è tempo. E comunque sia, hanno ribadito gli esponenti della minoranza in Comune, occorre che sia sostenuta da tutta l’assemblea consiliare che è espressione della cittadinanza. Per il momento è più urgente occuparsi dei problemi concreti delle tante persone e delle imprese locali, che come ha affermato l’altro consigliere Dem, Angelo Procaccini «rischiano di finire in povertà» per via delle crisi attuali.